Alessandra Ferruzzi, figlia di Serafino, l’imprenditore che negli anni 70 era stato considerato come l’uomo più ricco d’Italia dopo aver creato uno dei più importanti gruppi industriali partendo da una semplice fattoria gestita dai genitori contadini, racconta per la prima volta a 70 anni, in un’intervista esclusiva rilasciata al Corriere della Sera, alcuni particolari della sua infanzia e i retroscena che hanno segnato la vicenda familiare e aziendale. Tra scandali giudiziari, guerre tra parenti e tragedie che hanno poi portato all’inesorabile fallimento economico e alla caduta di un impero. Come la morte del padre Serafino, avvenuta a causa di un incidente aereo quando l’imprenditore aveva 71 anni.



Ma anche il suicidio di Raul Gardini suo cognato, che era subentrato alla guida del gruppo portandolo al tracollo per una serie di operazioni finanziarie illecite che confluirono poi nella grande inchiesta su tangentopoli. Alessandra Ferruzzi, che in tutti questi anni non aveva mai parlato pubblicamente, dice di volerlo fare ora, che i suoi figli sono grandi e hanno il diritto di sapere: “Dopo il suicidio di Raul Gardini, ho vissuto anni pesantissimi: l’arresto di mio marito e di altri parenti, il gruppo Ferruzzi sull’orlo del fallimento abbandonato dalla sera alla mattina dal sistema bancario”. E aggiunge: “Siamo stati travolti dai procedimenti giudiziari ma poi tutti assolti“.



Alessandra Ferruzzi: “Sono stata tradita da Raul Gardini, aveva creato una dinastia con il patrimonio lasciato da mio padre”

Alessandra Ferruzzi, nel raccontare la vicenda che ha investito il gruppo industriale che suo padre Serafino aveva creato, ci tiene a sottolineare nell’intervista che, dopo numerosi processi nell’ambito di tangentopoli, la famiglia Ferruzzi è stata assolta. Tuttavia, dice: “Nel frattempo era stato espropriato tutto“. Riguardo a suo cognato Gardini afferma: “Mi sono sentita tradita“, perchè: “Erano trascorsi solo cinque anni dalla morte di mio padre e Raul era diventato il capo indiscusso imposto da mia sorella Idina, sua moglie. Noi fratelli all’epoca eravamo tenuti all’oscuro di quanto accadeva nel gruppo“. Dalle operazioni finanziarie oscure al tracollo quindi Alessandra Ferruzzi accusa la “nuova dinastia“, che si era formata però grazie al patrimonio lasciato da suo padre.



Una vita segnata da varie tragedie, prima lo schianto dell’aereo nel 1979 nel quale perde la vita Serafino: “Quando ci penso sento ancora un dolore straziante; avevo 25 anni e mi sono sentita persa. Peraltro su quel volo dovevo esserci anch’io, di ritorno da Londra dove pensavo di accompagnarlo“. Poi il suicidio di Raul Gardini e la morte di suo marito, a soli 30 anni. Ora, a 70 anni Alessandra Ferruzzi dice di mantenere comunque vivo il ricordo di quell’epoca d’oro anche se di tutto l’impero non rimane più nulla, ma: “Rimane la memoria di mio padre, un imprenditore straordinario e al tempo stesso un uomo semplice, perbene, sempre disponibile e concreto“.