Tra le attrici italiane più amate in patria e all’estero, Alessandra Mastronardi ha passato anche dei momenti difficili. Questo quanto confidato ai microfoni del Corriere della Sera, soffermandosi soprattutto sugli episodi di bullismo. Gli anni del liceo sono stati i più difficili, ha confessato: “Recitavo, ero scomoda per i compagni di classe, a un mio spot con Ozpetek regista e Gianni Morandi, e loro mi prendevano in giro, ero abbastanza bullizzata, anche se all’epoca non esisteva questo termine, mi rubarono il cellulare…L’appiglio erano i genitori”.
Alessandra Mastronardi iniziò a recitare da giovanissima, all’età di 12 anni, e il suo primo film fu con Barbara D’Urso, il manoscritto di Van Hecken. Il rapporto con la recitazione è stato particolare, fino ai 25 anni non ha avuto il coraggio di scrivere sul documentato di identità che era un’attrice: “Lo sono diventata sul campo, da autodidatta. Se vai in una scuola di recitazione e sbagli, ti correggono; se sbagli davanti a milioni di telespettatori…Ho avuto la sindrome dell’usurpatrice di ruoli. La mia scuola è stata I Cesaroni , solo che poi crescevo, volevo emanciparmi da quella romanità popolana e folk, mi sentivo sempre rigettata indietro. Sbagliavo io, ho imparato con gli anni”.
Alessandra Mastronardi: “Io e Ross McCall ci siamo lasciati”
Dopo una battuta sul film tv su Carla Fracci, definito sfortunato – “morì in quei mesi, era come se tutti si aspettassero un film su di lei a posteriori, alla memoria. Non era così” – Alessandra Mastronardi è tornata sulla sua carriera e ha definito i provini “la parte più dolorosa del mestiere”, soprattutto quando vanno male. Nel corso della sua attività, l’attrice ha avuto l’opportunità di collaborare con star come Woody Allen, George Clooney e Robert Pattinson: “Woody Allen in To Rome With Love era di poche parole ma affilate come un bisturi, cambiò direzione a una scena di cui non era convinto dandomi un bicchiere in mano, fingendomi ubriaca prese un’altra piega; lo spot con George Clooney, beh lui chiamava tutti per nome, fino all’ultimo arrivato, ed è un segno di rispetto; lo stesso che ha avuto Pattinson in Life (sul fotografo che seguiva James Dean) : era sempre sul set, anche nelle scene che non lo riguardavano”. E alla fine dell’intervista è arrivato lo scoop, Alessandra Mastronardi e Ross McCall si sono lasciati: “Sono una da storie lunghe. Purtroppo non è andata. Ora mi guardo intorno, respiro la primavera”.