Chiara Rinaldi, legale della famiglia di Alessandra Matteuzzi, è stata intervistata quest’oggi dai microfoni di Storie Italiane. “Alessandra aveva manifestato il suo timore nei confronti di Padovani ma quella tipologia di comportamento non è suscettibile di provvedimenti giudiziari”, ha esordito l’avvocato che poi ha proseguito: “In questi mesi ho letto una marea di imprecisioni. Per come Giovanni si è comportato non era possibile applicare alcun tipo di provvedimento restrittivo verso i suoi confronti”.
“E’ vero – ha continuato la legale della famiglia di Alessandra Matteuzzi – che bisognerebbe ascoltare molto di più le persone offese, ma in uno stato di diritto è complicato muovere l’autorità giudiziaria per delle sensazioni. Magari fossimo sul set di Minority Report o fosse possibile attivare gli arresti preventivi, purtroppo non è stato così. Non ci sono state tre denunce, ce ne è stata una e poi una integrazione che però non aveva quella potenza e concretezza giuridica che avrebbe potuto comportare l’applicazione di una misura”.
ALESSANDRA MATTEUZZI, L’AVVOCATO DI FAMIGLIA: “NON E’ FACILE COME SEMBRA FERMARE UNO STALKER…”
Quindi l’avvocato di Alessandra Matteuzzi ha proseguito: “Giovanni Padovani non ha mai avuto comportamenti violenti fino a quel momento non ne aveva avuto, aveva solo rotto un posacenere. Io posso chiedere un’applicazione di una misura nei confronti di una persona che ha avuto uno scatto d’ira di questo genere? Ha rotto un portacenere per terra”. Poi ha aggiunto: “Io ho visto Alessandra Matteuzzi all’obitorio, ma è giusto rimettere in carreggiata gli elementi che ci sono. Poi che Giovanni Padovani sia un assassino, manipolatore e paranoico… siamo tutti d’accordo ma io sono veramente dubbiosa sul fatto che questo delitto in particolare potesse essere prevenuto in qualche modo”.
E ancora: “E’ fondamentale sapere e conoscere gli atteggiamenti di Giovanni Padovani come siano stati denunciati e quando. Siamo all’inizio del processo e credo che a breve il tutto sarà molto più chiaro, ma credetemi quando vi dico che ci possono essere dei problemi anche nella valutazione di uno stalking. Non è tutto così semplice come si vuole far passare. La sorella di Alessandra Matteuzzi erano mesi che diceva che quell’uomo le avrebbe fatto del male, ma Alessandra non voleva crederle. La mamma di Padovani? Credo che abbia fatto la mamma, assolutamente discutibile e criticabile ma questo è un terreno molto delicato su cui preferire sorvolare”.
ALESSANDRA MATTEUZZI E LE DENUNCIE VERSO GLI HATER
Alessandra Matteuzzi è stata anche presa di mira, dopo il decesso, dagli hater: “Li ho denunciati subito – ha spiegato ancora l’avvocato – dicevano che se l’è cercata, che è sempre stata una donna libera, che ha vissuto senza rincorrere ciò che la nostra società vorrebbe, ovvero, avere una famiglia e dei figli. Sui social si è scatenata una serie di commenti per giustificare l’omicidio in virtù di questi aspetti. Una denuncia è già in itinere mentre un’altra verrà depositata prossima settimana in quanto questi commenti continuano imperterriti. Ogni volta che c’è una notizia, sotto i post di giornali o trasmissioni tv compaiono i leoni da tastiera e scrivono vomitando rabbia e frustrazione. A tre giorni dall’omicidio è stata creata una pagina di esaltazione per Giovanni Padovani definito mito e leggenda. Io resto attonita di fronte all’imbecillità di certa gente, non si può parlare di altro, sono state fatte tutte le segnalazioni possibili e inimmaginabili e attendiamo che anche questa pagina venga oscurata”. Sui tempi del processo: “A primavera saremo davanti alla corte d’Assise con il rito abbreviato”.