Si torna a parlare dell’omicidio di Alessandra Matteuzzi a Mattino Cinque, su Canale 5. Il programma condotto da Federica Panicucci ha intervistato Nicolai, vicino di casa della vittima, che ha raccontato un aneddoto riguardante Giovanni Padovani, colui che è in carcere con l’accusa appunto di aver assassinato Alessandra Matteuzzi: “Rientrando a casa dal lavoro, ho visto questa persona che piangeva, poi riconoscendolo, avendolo visto in compagnia di Alessandra, gli ho detto di venire su a casa chiedendogli cosa fosse successo. Mi ha detto piangendo che stava male, che lo aveva lasciato e che stava molto male. Non me la son sentita – ha proseguito il vicino di casa di Alessandra Matteuzzi – di lasciarlo andare via, mi chiedeva se la conoscevo e se sapessi come entrare in casa da lei, l’ho tenuto con me tutta la notte. Poi la mattina seguente è uscito, disperato, è andato al lavoro disperato... aveva questo modo di fare ansioso, possessivo, preoccupante, si vedeva che non era a posto. C’era un’ossessione malata, una forma di possessione aggressiva, voleva scendere a controllare la macchina di Alessandra ogni tre secondi per vedere se fosse andata via, se le luci erano accese”.



E ancora: “Non era il pianto di una persona innamorata e ferita, era un pianto disperato. Si capiva che era una persona disturbata, con un atteggiamento ossessivo, maniacalmente alla ricerca di informazioni su Alessandra. Ogni 5 o 10 minuti lui parlava del possibile tradimento di Alessandra, mi ha dato l’impressione di una persona malata”. La sorella di Nicolai, che ha provato a fermare Padovani durante l’aggressione, ha raccontato sempre a Mattino Cinque: “Ho visto l’aggressione, quando l’ho vista era già priva di sensi, a terra, ho cercato di ragionare con lui per portarlo via. Quando è arrivata la polizia non ha provato a scappare, non è risultato violento”. Nicolai ha proseguito: “E’ stato un lampo, lui l’ha buttata giù e trascinata sotto il portico, ha usato un martello e la panchina, ha oggetto usati molto pesanti, è stato macabro, molto violento, non c’era nulla da fare”. Federica Panicucci, ha aggiunto: “Sembra premeditato, è partito per Bologna con un martello nello zaino…”. Nicolai ha avuto modo di parlare anche con Alessandra Matteuzzi: “La mattina dopo che Padovani era stato a casa mia, io li ho visti uscire di casa mano nella mano, quindi ho pensato ad una cosa di poco peso. Poi quando ho visto Alessandra lei mi ha chiesto scusa perchè ho dovuto accudirlo, quindi non ho approfondito la cosa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ALESSANDRA MATTEUZZI, CUGINA SONIA BARTOLINI: “RAPPORTO CON PADOVANI MALATO”

Nel corso della prima puntata della nuova stagione di Pomeriggio Cinque, Barbara D’Urso ha ampiamente trattato il caso di Alessandra Matteuzzi, la donna uccisa da Giovanni Padovani alla fine del mese scorso. Il talk show di Canale 5 ha avuto in collegamento la sorella di Alessandra Matteuzzi nonché il nipote, ed inoltre, ha registrato un’intervista con la cugina e avvocato della vittima. “Mia zia era una persona che non si meritava nulla di tutto questo – ha spiegato il nipote – era fantastica, non ci sentiamo di dire altro, scusaci”.



Visibilmente emozionata anche la sorella di Alessandra Matteuzzi, che con la voce tremante ha spiegato: “Era troppo affezionata alla famiglia, troppo generosa, a volte la sgridavo perchè lei si preoccupava per tutti, era tantissimo di cuore, scusa sono emozionata. Tanti l’hanno conosciuta…”. Così invece la cugina della vittima: “La voglio ricordare come una donna molto bella fisicamente, per la sua generosità, altruismo, un carattere molto forte contrariamente a quello che era diventato il suo carattere nell’ultimo anno dopo la frequentazione di Padovani”.

ALESSANDRA MATTEUZZI, LA CUGINA: “ERA TERRORIZZATA DA PADOVANI”

E ancora: “Di questo rapporto ci siamo scambiati qualche videochiamata, lui era tranquillo ma aveva due occhi impenetrabili. Sui social aveva le caratteristiche di un narciso. Alessandra capiva sicuramente che era un rapporto malato ma nello stesso tempo era plagiata da quest’uomo e quando ti trovi in queste condizioni tipiche di tutte le violenze maschile, apri gli occhi molto tard”.

“Il fatto – ha proseguito – che lei abbia deciso di fare la querela il 29 di luglio, significa che evidentemente era terrorizzata, aveva davvero paura per arrivare così tardi a dire io prendo questa decisione”. In chiusura anche le parole a Pomeriggio Cinque dell’avvocato di Alessandra Matteuzzi, che ha spiegato: “Sui social si è detto e scritto di tutto, una serie di sciocchezze, Alessandra era una persona molto seria”.