L’ex compagno di Alessandra Matteuzzi, Giovanni Padovani, sarebbe stato interrogato poche ore fa in carcere dai pm in merito all’omicidio della 56enne, avvenuto lo scorso 23 agosto sotto la sua abitazione di Bologna. Lo riporta Il Resto del Carlino secondo cui l’uomo, 27 anni, avrebbe risposto alle domande dei magistrati nel corso di un lungo interrogatorio nel quale avrebbe ricostruito la vicenda dal suo punto di vista. Secondo l’accusa, Padovani avrebbe ucciso in modo efferato la ex fidanzata Alessandra Matteuzzi dopo averla aspettata sotto casa, in via dell’Arcoveggio, colpendola con calci, pugni, un martello e una panchina che si trovava nel cortile del condominio.



Lei era la mia droga, la mia ossessione. Non posso credere che non la rivedrò mai più”. Sarebbero queste alcune delle dichiarazioni che il 27enne avrebbe reso agli inquirenti, riporta ancora il quotidiano, durante l’interrogatorio. Nel suo racconto avrebbe detto di essere stato colto da una “furia cieca”, ma avrebbe negato la premeditazione del delitto. Stando a quanto emerso, Giovanni Padovani avrebbe sostenuto di aver portato con sé un martello per legittima difesa e non perché avesse un piano per uccidere Alessandra Matteuzzi.



Omicidio Alessandra Matteuzzi, le parole dell’avvocato di Padovani

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, l’avvocato di Giovanni Padovani, Gabriele Bordoni, starebbe valutando l’ipotesi di presentare una richiesta di perizia psichiatrica per il suo assistito. “Valuteremo di fare istanza per un incidente probatorio in modo da accertare le condizioni psichiche“, avrebbe dichiarato lo stesso legale, come riporta Ansa, spiegando che Padovani avrebbe riferito “con sofferenza e patimenti, circostanze e fatti utili a spiegare come un ragazzo di 27 anni sia arrivato all’esasperazione, tale da compiere un gesto di tale gravità nei confronti di una donna così più matura di lui“.



Questo quanto espresso dal difensore del 27enne, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa, in merito all’interrogatorio sostenuto da Padovani davanti ai pm della Procura di Bologna. L’uomo sarebbe accusato di omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi, legame affettivo e stalking. L’orizzonte ora sarebbe quello del giudizio immediato, riporta ancora l’agenzia di stampa. Secondo quanto descritto dal legale di Padovani, il 27enne avrebbe parlato ai magistrati di “tormenti intervenuti, in un quadro particolare“, in una situazione che sarebbe dipinta dalla difesa come “condizione alterata dovuta da un lato ad una sua predisposizione psichica, dall’altro alla relazione fortemente tossica e morbosa con la donna“.