Nuova udienza del processo a carico di Giovanni Padovani per l’omicidio della ex compagna, Alessandra Matteuzzi, uccisa sotto la sua casa di via dell’Arcoveggio a Bologna, il 23 agosto 2022, a colpi di martello e con una panchina. In aula la sorella della vittima, Stefania Matteuzzi, che assistette al delitto in diretta mentre si trovava al telefono con lei in quei terribili istanti, e la madre di Giovanni Padovani. Quest’ultima ha ribadito ai microfoni de La vita in diretta che suo figlio “deve essere curato” e ha ripercorso le fasi precedenti alla morte della 57enne, ma la famiglia della vittima non ci sta: “Giovanni Padovani non è malato, era lucido e capace di intendere e volere quando ha ucciso Alessandra“.
In alcuni messaggi vocali di Alessandra Matteuzzi è racchiusa una parte della paura vissuta prima di essere brutalmente uccisa dall’ex compagno, vittima di continui atti persecutori e pedinamenti che non le avrebbero dato tregua. Per seguire ogni suo passo, Giovanni Padovani avrebbe cercato di ingaggiare un investigatore privato al quale avrebbe voluto affidare il compito di osservare tutti gli spostamenti della donna, fingendo di voler scoprire un presunto tradimento, con fare ossessivo e sempre più insistente. “Capisco che sia tuo figlio – aveva detto Alessandra Matteuzzi alla sua ex suocera prima di essere uccisa –, ma Giovanni ha dei grossi problemi caratteriali“. In un altro messaggio rivolto alla madre del 26enne, la donna scriveva “Non voglio morire“. Conversando con la madre, Giovanni Padovani avrebbe sostenuto che Alessandra Matteuzzi fosse “pazza” e che stesse inventando di subire stalking e violenze da lui.
La sorella di Alessandra Padovani: “Rispetto la madre di Giovanni Padovani, ma è la madre di un assassino”
Secondo la madre, Giovanni Padovani è malato e va curato. La donna ha dichiarato che non avrebbe mai immaginato un simile epilogo pur avendo raccolto le paure di Alessandra Matteuzzi nei mesi e nelle settimane precedenti al delitto. La sorella della 57enne ha commentato la testimonianza della ex suocera della vittima ai microfoni del programma La vita in diretta, sottolineando di non credere al presunto vizio di mente che la difesa tenta di portare avanti a processo.
“Io rispetto il ruolo di madre – ha dichiarato Stefania Matteuzzi –, però è la mamma di un assassino. Padovani non è assolutamente malato, era in grado di intendere e volere, non ho dubbi su questo. Io ero al telefono con lei e ho sentito tutto, ma al di là del fatto, io l’ho conosciuto lui. Di quei momenti ricordo l’angoscia, è nella mia testa, mi sto facendo aiutare ma non è vita la mia, è solo sopravvivenza, non riesco a trovare un nome“. Le ultime settimane di vita di Alessandra Matteuzzi, secondo la ricostruzione dell’accusa, fotograferebbero un incubo sempre più pressante: Giovanni Padovani si era impossessato dei suoi account social, le avrebbe reso l’esistenza un inferno controllandola anche attraverso le telecamere interne di casa. L’avrebbe perseguitata costringendola a fingere di essere altrove per non farsi trovare, costringendola addirittura a rimanere barricata nella propria abitazione il giorno di Ferragosto – a una manciata di ore dalla sua atroce fine -, luci spente e tapparelle abbassate per evitare che lui sapesse dov’era e tentasse un faccia a faccia.