La condanna all’ergastolo di Giovanni Padovani, ex di Alessandra Matteuzzi, rende soddisfatta la famiglia della donna uccisa dall’ex fidanzato. “Sono veramente grata alla giustizia che ha fatto il suo corso, rimane il dolore che è distaccato dalla giustizia” ha affermato Stefania, la sorella della vittima di femminicidio il 23 agosto 2022. I giudici, nella sentenza in primo grado, hanno stabilito che l’assassino dovrà passare il resto della vita in carcere. Stefania, ospite di Mattino 4, rivela: “Ho sempre cercato la forza nel processo e speravo che i giudici capissero quello che ha subito mia sorella. Sono veramente grata alla giustizia che ha fatto il suo corso in maniera coerente”.



Ora “per mia sorella – in primo grado – è stata fatta giustizia in pieno. Quello che mia sorella ha subito, anche prima di essere uccisa, la corte lo ha capito. Questa era la mia speranza”. Nel momento in cui Giovanni Padovani ha ucciso Alessandra, la donna era al telefono con la sorella Stefania. “Io ho sentito tutto. Secondo me lui aveva deciso questo, indipendentemente da tutto. Voleva avere un controllo su di lei, lei gli aveva fatto capire che non ne voleva sapere più. Lui aveva premeditato tutto e ha agito. Avrebbe potuto agire il giorno prima o il giorno dopo, ma aveva deciso. Io avevo paura di lui e lo avevo detto a mia sorella” ha raccontato in lacrime Stefania.



Alessandra Matteuzzi, la sorella Stefania: “Non temo la riduzione della pena”

Spesso Alessandra Matteuzzi chiamava la sorella Stefania perché aveva paura di Giovanni Padovani, soprattutto dopo la denuncia. “Quella sera avevo contattato una persona amica per andare il giorno dopo dai carabinieri e far presente che lui era tornato. Forse dovevo far di più, non lo so” racconta ancora Stefania, piangendo in diretta. “Adesso come adesso mi sento di essere stata stalkerizzata da lui quanto lei. Io potevo fare di più perché avevo capito la cattiveria di questa persona. Nella sentenza hanno scritto che lui lo ha fatto per vendicarsi e io lo avevo capito. Questa cosa ha destabilizzato anche me” ricorda.



Stefania, poi, spiega ancora: “Lui prima ha destabilizzato lei e poi, di conseguenza, ha fatto lo stesso con i suoi affetti. Io mi ero allontanata da lei perché lei era entrata in questo meccanismo di sottomissione legato allo stalking, perché lei non era la stessa persona. Lui l’aveva messa in un certo status psicologico. In un certo periodo anche io mi sono allontanata da lei, però lei si è resa conto di tutto questo facendo la denuncia ma non è bastato”. Quando le chiedono se tema che la pena venga ridotta in appello, la sorella di Alessandra replica: “Non ho più questo timore. Ho creduto in questo primo grado per fare giustizia e adesso sono un po’ crollata. È chiaro ciò che lei ha subito, tutto di una gravità assoluta. Non temo nulla“.