Il programma di Rai Uno, Estate in Diretta, è tornato ad affrontare il caso di Alessandra Matteuzzi, la giovane ragazza uccisa dall’ex Giovanni Padovani, in quel di Bologna. Il talk show ha incontrato ieri, in occasione dei funerali, la sorella, che ha raccontato: “Eravamo al telefono, ho sentito tutte le urla, ho sentito le urla di lui, ad un certo punto ho sentito che si è interrotta la comunicazione, ho chiamato i carabinieri immediatamente mentre tenevo il telefono del mio compagno e quando sono arrivata c’erano già tutte le pattuglie e l’ambulanza”.



E ancora: “Lui urlava, diceva che dovevo credergli, che lei andava con gli altri, ma lei non andava con nessuno, non andava neanche a bere un aperitivo con un’amica”. La sorella conferma un atteggiamento molto possessivo da parte di Giovanni Padovani nei confronti di Alessandra Matteuzzi: “Lui era ossessivo, diceva che lei aveva altri uomini, che non lavorava, si appropriava dei suoi social mentre dormiva, usava le sue email, scriveva alla gente inventandosi che era Alessandra, si è inventato delle cose… voleva video a determinati orari, una cosa da pazzi”.



ALESSANDRA MATTEUZZI, LA SORELLA: “POCO PRIMA DELLA DENUNCIA…”

Quindi ha raccontato un altro episodio: “L’ultima volta prima della denuncia del 29 luglio, siamo stati qui fino alle 3 di notte io e il mio compagno, per mandarlo via, perchè non se ne voleva andare, poi lei ha fatto la denuncia”.

“Ha staccato la luce – ha raccontato ancora parlando di alcuni episodi riguardanti il presunto assassino di Alessandra Matteuzzi – una volta è salito dalla terrazza, agguati sulle scale, una volta ha rotto due bottiglie, ma fisicamente a lei addosso le mani non gliele ha mai messe, ma aveva pretese giornaliere, se lei non rispondeva iniziava a chiamarla al lavoro…”. In conclusione di intervista ha spiegato: “Io ho paura di lui anche tutt’ora, ho paura che mi mandi qualcuno non so…”.