Alessandra Matteuzzi, vittima di femminicidio a Bologna per mano di Giovanni Padovani, uomo di 30 anni più giovane di lei e con il quale aveva una relazione sentimentale, è stata ricordata nel corso della trasmissione mattutina di Canale 5 “Morning News” dalla cugina Sonia Bartolini. La donna l’ha descritta così: “Sugli aspetti legali non posso e non entro nel merito, nel rispetto dei colleghi penalisti incaricati dai familiari. Alessandra era una persona che amava la vita, espansiva, generosa, un’amica disponibile, una donna forte e determinata. Il suo entusiasmo contagiava chiunque la incontrasse. Questo suo aspetto vitale continuerà a vivere, la sua e la nostra voce è più forte della violenza che ha subìto”.
Alessandra Matteuzzi “non ha parlato con me di questo rapporto, forse per la distanza, forse per il fatto che lei vivesse questa situazione come una sorta di vergogna nell’ultimo periodo. Credo proprio che dentro di sé avesse capito di essere in una relazione malata e che fosse difficile uscirne”, ha continuato la cugina di fronte alle telecamere del programma targato Mediaset.
ALESSANDRA MATTEUZZI, LA CUGINA SONIA BARTOLINI: “SUBIVA TERRORE PURO DA GIOVANNI PADOVANI”
Sonia Bartolini ha quindi detto di non avere conosciuto personalmente Giovanni Padovani e “Alessandra di lui mi aveva parlato inizialmente con entusiasmo. Negli ultimi tempi, però, era cambiata, non era la stessa persona che tutti conoscevano, era molto provata. La vedevo cambiata: credo che le persone a lei più vicine siano state le colleghe di lavoro e la sorella. Subiva terrore puro da Padovani, lei aveva paura di lui”.
Alessandra Matteuzzi e la cugina avevano “un bellissimo rapporto, ma c’erano condizioni nella relazione con Giovanni Padovani che la mettevano probabilmente anche in una sorta di timore a esporsi e a parlarne, tant’è vero che la tardività con cui lei ha sporto querela è significativa. Si è aperta molto tardi con la sorella”.