Alessandra Matteuzzi è stata uccisa a mazzate dall’ex fidanzato, Giovanni Padovani, ieri sera, intorno alle 21.30, nella periferia di Bologna, in via dell’Arcoveggio, nel cortile del condominio in cui viveva. La cinquantaseienne stava rientrando a casa quando ha trovato, ad attenderla, proprio il ventisettenne, con cui aveva avuto una relazione di un anno a distanza. L’uomo, infatti, stava in Sicilia, dove era calciatore in una squadra dilettantistica, la Sancataldese. Era partito proprio per incontrarla, nonostante su di lui pesasse un divieto di avvicinamento.
La donna alcuni mesi fa lo aveva denunciato perché stanca delle continue persecuzioni.“Da gennaio era iniziata una vera e propria ossessione, lui le faceva degli agguati nelle scale, staccava la luce di casa sua e aveva rotto dei bicchieri”, ha raccontato la sorella della vittima a Tgr Emilia Romagna. Le due erano al telefono al momento dell’omicidio. “Ho sentito le urla, quando è scesa dalla macchina ha iniziato a gridare come una pazza: ‘No, Giovanni no, ti prego!’. Io ho chiamato subito i carabinieri, ma alla fine l’ha massacrata di botte”. Anche i vicini di casa hanno avvertito prontamente la Polizia ed il 118. All’arrivo dei soccorritori, però, non c’era più nulla da fare. L’assassino è stato arrestato.
Alessandra Matteuzzi uccisa da ex a mazzate: Giovanni Padovani era partito per ucciderla
Giovanni Padovani era partito dalla Sicilia per recarsi a Bologna dalla ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, che è stata uccisa ieri sera a mazzate nel cortile del suo condominio. Un viaggio organizzato nei dettagli ma non rivelato a nessuno. La Sancataldese, squadra in cui giocava, ha infatti rilasciato un comunicato in cui svela che il calciatore non aveva più preso parte agli allenamenti senza dare spiegazioni. “Già lo scorso sabato 20 agosto era stato messo fuori rosa a causa del suo ingiustificato allontanamento”, si legge.
“Non riusciamo a trovare le parole per commentare i fatti che si sono verificati ieri sera a Bologna, per la furia e la ferocia che ha subito Alessandra Matteuzzi. Ciò che proviamo in questo momento è shock e sgomento. La dirigenza verde amaranto si stringe al dolore della famiglia della vittima, certi che la legge faccia il suo corso”, conclude la nota.