La sera del 23 agosto 2022, esattamente due anni fa, Alessandra Matteuzzi veniva uccisa sotto casa a pugni, calci, colpi di martello e panchina dall’ex compagno 27enne Giovanni Padovani. Mentre si attende l’avvio del processo d’appello a carico dell’uomo, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio consumato in via dell’Arcoveggio a Bologna, nel giorno dell’anniversario del delitto è fissato un incontro in piazza Lucio Dalla alle 21 per ricordare la vittima alla presenza dei parenti e di chi le voleva bene.



Un’occasione per sottolineare come ancora oggi, nonostante il dolore per la perdita della propria cara, la famiglia si trovi a combattere contro una valanga di odio online che sembra inarrestabile e che ribolle, impunita, tra i nervi dei social. Già a margine del delitto, i familiari avevano denunciato gli hater che continuavano a insultare Alessandra Matteuzzi e a inneggiare al suo assassino. Ora, una nuova serie di querele sarebbe pronta contro chi insiste nell’offendere vittime e famiglie nascondendosi dietro schermo e tastiera.



Alessandra Matteuzzi, due anni fa l’omicidio per mano di Giovanni Padovani. La sorella denuncia gli hater

A breve diverse persone dovranno comparire in aula, con prima udienza del processo prevista a ottobre, per rispondere di quanto scritto sui social contro Alessandra Matteuzzi dopo la sua morte. Decine, secondo quanto riportato da RaiNews, i soggetti destinatari di querela da parte della famiglia della vittima che non intende sottostare a condotte vergognose come quelle a cui è costretta ad assistere da una parte all’altra del web, tra Facebook e YouTube.

Recentemente, la memoria di Alessandra Matteuzzi sarebbe stata bersaglio di una nuova ondata di offese sui social dopo la pubblicazione di un video che ripercorre la vicenda, e la sorella Stefania Matteuzzi ne ha parlato ai microfoni dei giornalisti per ribadire la sua battaglia contro “l’odio intollerabile” degli hater: “Mi addolora tanto, lei è morta e dovrebbe avere rispetto – ha sottolineato la donna -. È un ulteriore dolore che si aggiunge a quello che abbiamo, mia sorella non c’è più e non può neanche difendersi”. Al Corriere della Sera, la sorella di Alessandra Matteuzzi ha parlato della sua decisione di denunciare gli insulti che fioccano in Rete: “Nessuno mi ha mai chiesto scusa, gesto che invece reputo molto importante. Perché tutti possono sbagliare, ma una scusa sarebbe un modo per riconoscere il proprio errore. Sarei molto più onorata di sentir chiedere scusa piuttosto che portare qualcuno a processo“.