Alessandra Mussolini grande protagonista nell’appuntamento con Italia Sì di sabato. La politica si è raccontata a tutto tondo e non poteva mancare un riferimento alla zia Sophia Loren, reduce dall’ennesima vittoria ai David di Donatello: «Devo fare una confessione, io ho sempre non amato le persone ostinate, l’ostinazione l’ho vista sempre molto negativamente. Ma mia zia ha reso l’ostinazione una virtù».
Alessandra Mussolini ha poi proseguito: «Io non la vedevo da un anno per il Covid, l’ho rivista e le ho detto che è straordinaria, è molto semplice e riesce sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno, mentre io lo vedo mezzo vuoto. L’ostinazione è una virtù, lei è una persona straordinaria e la adoro: non ti dico le risate che ci facciamo insieme».
ALESSANDRA MUSSOLINI SULLA ZIA SOPHIA LOREN
«Io non sono ostinata come lei», ha proseguito Alessandra Mussolini, che ha poi evidenziato di essere convinta che La vita davanti a sè non sarà il suo ultimo film: «Ma quando mai, per carità: sta già vedendo altri copioni. Lei vive con i copioni sul letto (ride, ndr). E’ stata emozionatissima per questo ennesimo David perché il film è stato del figlio Edoardo che lei adora. Il fatto che abbiano preso questo premio e che sia stata una cosa importante per Edoardo l’ha fatta emozionare». Poi un retroscena sulla sua famiglia: «Mia madre deve il cognome a mia zia, perché mia zia lo comprò. Il padre aveva dato il cognome a mia zia, e poi non volle dare il cognome a mamma, che ci soffriva. Zia lo comprò per soldi: lei faceva già dei film e aveva la possibilità di farlo. Io non l’avrei voluto, perché il cognome o lo dai perché riconosci l’affetto o non si può comprare».