Alessandra Pasini entra nel CdA di Fineco Bank, una delle più importanti banche fintech in Europa. Il Consiglio di Amministrazione nella riunione di oggi ha cooptato la Cfo e Chief International and Business Development Officer di Snam come nuovo Consigliere non esecutivo della Società per sostituire Andrea Zappia, che si era dimesso con efficacia dal primo marzo. Così la Fineco diventa la prima società del Ftse Mib con una predominanza di donne nel Cda: le quote rosa sono 6 su un totale di 11 consiglieri. Fineco Bank comunica che la selezione di Alessandra Pasini è avvenuta in virtù del “processo di selezione dei candidati alla carica di Presidente, Amministratore Delegato e membro del Consiglio di Amministrazione”. Dopo l’analisi delle dichiarazioni rese e della documentazione presentata da Pasini, il Cda nella stessa seduta, previa istruttoria del Comitato Nomine, ha accertato in capo alla stessa i requisiti di idoneità previsti dalla normativa applicabile, dallo Statuto sociale e dalla regolamentazione interna per la carica di Amministratore in Fineco Bank.
Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Bank ha accertato il possesso dei requisiti di indipendenza di Alessandra Pasini e la corrispondenza del Consigliere al Profilo quali-quantitativo dell’organo amministrativo, compreso il rispetto del cumulo di incarichi e l’insussistenza di situazioni che ricadono nell’ambito del cosiddetto “divieto di interlocking”. In questo modo il Cda valorizza anche il rispetto e l’applicazione della disciplina riguardante l’equilibrio tra i generi, rappresentando il primo caso di società quotata al Ftse Mib appunto con prevalenza di donne.
ALESSANDRA PASINI, GLI INCARICHI E LA CARRIERA
Nata a Padova nel 1973, Alessandra Pasini è Chief Financial Officer di Snam dal novembre 2016, mentre dal novembre del 2019 è Chief International & Business Development Officer. Laureatasi in Economia Aziendale alla Bocconi, ha avviato la sua carriera lavorando nel controllo di gestione di Kraft Jacobs Suchards. Nel 1997 è entrata in Citi, svolgendo funzioni nei dipartimenti credito, corporate banking, ma per un periodo ha ricoperto il ruolo di Chief of Staff del Country Manager. Dal 2000 è entrata a far parte del team di Investment Banking, occupandosi in prima persona dell’operazione di separazione di Snam Rete Gas da Eni e relativa quotazione. Poi si è occupata di operazioni di fusioni e acquisizioni, debito bancario e sul mercato dei capitali ed operazioni di equity in particolare per società attive nei settori utilities, oil & gas, telecom & media e infrastrutture. Ha seguito, ad esempio, l’operazione di rifinanziamento del debito intercompany con Eni nel 2012 e relative operazioni di take out sul mercato obbligazionario, così come l’acquisto da parte di GIP di una quota in Transitgas, ed il finanziamento dell’acquisizione di TIGF (dal 2018 Teréga) da parte di Snam.
Nel 2013 è entrata a far parte di Barclays come Deputy Head of Investment Banking Italia, mentre nel 2015 è diventata responsabile dell’Investment Banking per l’Italia a diretto riporto del responsabile EMEA. Per quanto riguarda le operazioni più rilevanti che ha curato, si ricordano la quotazione di Enav, la scissione di Italgas da Snam, l’acquisizione e relativo finanziamento da parte di Gtech di IGT per USD5.6bn, la più grande acquisizione effettuata negli ultimi anni da un corporate italiano, l’emissione di Eur 2bn di obbligazioni convertibili da parte di Telecom Italia, la vendita di Telecom Argentina da parte di Telecom Italia e la cessione da parte di Eni delle proprie attività upstream in Russia. Da aprile 2017 a novembre dello stesso anno è stata Presidente di Snam Rete Gas.