Dopo Carolina Rackete, è Alessandra Sciurba a sfidare il ministro dell’Interno Matteo Salvini sul tema migranti. La portavoce dell’Ong Mediterranea Saving Humans ha dichiarato che sono pronti a tornare in acqua per proseguire la loro missione. Ma se in questi giorni si è fatta notare per i duri attacchi al vicepremier («Come si fa ad essere così cinici e crudeli?»), in realtà è un volto noto per chi racconta l’emergenza migranti. È stata già protagonista di un braccio di ferro con il leader della Lega per i migranti salvati dalla nave “Mare Jonio”. In occasione di un collegamento da Lampedusa con la trasmissione “Agorà” si presentò definendosi «una filosofa del diritto e una ricercatrice precaria». E al leghista Alessandro Morelli che la chiamò «signorina» rispose in maniera piccata. «Signorina, solito atteggiamento verso le donne… Mi chiami dottoressa». La personalità dunque non le manca, e non potrebbe essere altrimenti quando ci si ritrova ogni giorno ad affrontare un’emergenza sociale di questo tipo. A sorprenderla nel caso del salvataggio del Veliero Alex è un particolare. «Mi ha impressionato vedere che ognuno dei migranti che abbiamo salvato da quel gommone aveva un numero scritto a penna sulla maglietta. Capito? I trafficanti libici li avevano numerati, marchiati, come ad Auschwitz. Significa che per loro la vita di questa gente vale solo un numero».
ALESSANDRA SCIURBA, CHI È LA PORTAVOCE DI MEDITERRANEA
E Alessandra Sciurba se ne occupa da anni. Ha conseguito infatti un dottorato presso l’Università di Palermo con una tesi sui centri di detenzione amministrativa e sulle zone di concentramento dei migranti che le è valsa il premio Dino Frisullo 2008. Da anni si occupa di migrazioni anche come attivista. Ha realizzato anche documentari e video come “Diritti respinti. Storie di asilo negato tra l’Italia e la Grecia”, “The Malta Experience-Racconti da un’isola prigione”, “Tracce-Storie di rifugiati e richiedenti asilo a Venezia”. Ma ha scritto anche libri sul tema, come “Campi di forza, Percorsi confinati di migranti in Europa”, oltre che decine di articoli su riviste e volumi nazionali e internazionali che si occupano di migrazioni, confinamenti e diritti umani. Alessandra Sciurba è stata responsabile per L’Altro Diritto di progetti di ricerca e intervento sulla tratta delle donne migranti nel mercato del lavoro italiano. Invece per il Parlamento europeo (FEMM Committee) è coautrice dello studio “The vulnerability to exploitation of women migrant workers in agriculture in the EU: the need for a Human Rights and Gender based Approach”. Ma ha lavorato anche come project manager e come consulente per la divisione Ricerca e Sviluppo del Consiglio d’Europa sui temi della povertà e dei diritti umani portando nei progetti il tema delle migrazioni, dei confini e delle cittadinanze.