Bufera nella Regione Sardegna, che rischia di ritrovarsi senza presidente a pochi mesi dalle elezioni: la governatrice Alessandra Todde è stata dichiarata decaduta dal collegio regionale di garanzia elettorale. La dichiarazione riguarda la sua carica di consigliere regionale, ma così perderebbe anche quella di presidente regionale. La notizia è stata anticipata dall’Unione Sarda, secondo cui sarebbero state riscontrate delle inadempienze sulle spese relative alla campagna elettorale. Queste, infatti, sono state vagliate: l’esame ha rilevato delle criticità.
Pertanto, è stata messa un’ordinanza di ingiunzione trasmessa al Consiglio regionale sardo, che ora deve fissare una data per decidere sulla decadenza di Todde. La decisione spetta alla massima assemblea sarda, ma potrebbe essere solo l’inizio, perché l’atto può essere impugnato al tribunale ordinario, scenario già preso in considerazione dall’esponente M5s, visto che ha annunciato già l’intenzione di procedere per difendersi nelle sedi competenti.
ALESSANDRA TODDE IMPUGNA PROVVEDIMENTO DI DECADENZA
La decisione sulla decadenza, quindi, compete alla massima assemblea sarda. Una decisione che innescherebbe un effetto domino, visto che avendo ripercussioni sul suo incarico di governatrice, comporterebbe lo scioglimento del Consiglio regionale e, quindi, si tornerebbe a elezioni. Intanto, Alessandra Todde ha già fatto sapere di voler chiarire tutte le inadempienze che sono emerse e di voler procedere impugnando la decisione che è stata notificata venerdì dalla corte d’appello.
Si tratta di un atto amministrativo che la governatrice vuole impugnare nelle sedi opportune, ma ha fatto anche sapere, come riportato dall’Ansa, di avere piena fiducia nella magistratura. Inoltre, ha rimarcato il fatto che non si tratta di un provvedimento definitivo, motivo per il quale continuerà a ricoprire la sua carica e, quindi, a lavorare, con la massima serenità, sempre nel rispetto e interesse dei cittadini sardi.