Scintille a distanza tra il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Gian Carlo Avanzi, e il medievalista e docente Alessandro Barbero, uno dei trecento accademici ad avere sottoscritto il documento contro l’obbligo di Green Pass negli atenei, in quanto misura penalizzante per gli studenti, già gravati dalle tasse. Intercettato da “La Stampa”, Avanzi non è riuscito a celare la delusione derivata dalla presa di posizione netta da parte dello storico, commentando come segue: “Da lui non me lo aspettavo. Serve a tutti un bagno di realtà”.



Barbero, divulgatore scientifico e autore di numerosi volumi, ha firmato “L’appello dei docenti universitari contro la natura discriminatoria del Green Pass” e il rettore, che ha vissuto il periodo di pandemia in prima linea come direttore del pronto soccorso di Novara: “Il documento rappresenta la sua posizione personale, non quella dell’ateneo. Spero che la notorietà del professor Barbero non porti confusione sulla necessità di vaccinarsi e di utilizzare strumenti come il certificato verde: sarebbe un rischio che non possiamo permetterci in questa fase dell’emergenza. Lo dico come rettore costretto a chiudere l’università per mesi e come medico che ha visto quello che il virus fa alle persone”.



ALESSANDRO BARBERO, IL RETTORE DELL’UNIVERSITÀ NON CONCEDE SCONTI: “PRONTO A SANZIONARE ANCHE LUI”

In merito al caso Barbero, il rettore ha poi voluto aggiungere un auspicio personale, nella speranza che trovi attuazione anche nella vita di tutti i giorni: “Mi auguro che quella del nostro docente sia solo una dichiarazione di principio e il comportamento rispetti la legge, adeguandosi alla presentazione del Green Pass per entrare in università”.

Qualora questo non dovesse accadere, quali sarebbero le misure che verrebbero adottate nei confronti di Alessandro Barbero e, naturalmente, di tutti coloro che violassero le disposizioni sanitarie in materia di possesso e di esibizione della carta verde per accedere all’interno dell’università? “Applicherò le sanzioni previste fino alla sospensione senza stipendio”, ha chiosato il rettore.