Alessandro Baricco è stato sottoposto oggi a un trapianto di cellule staminali nella giornata di oggi, mercoledì 26 gennaio, e l’intervento si sarebbe svolto fortunatamente senza particolari problemi. Soltanto pochi giorni fa lo scrittore aveva rivelato sui social di avere la leucemia e in queste ore ha subìto il trapianto presso il centro Trapianti Cellule Staminali di Oncologia Medica dell’istituto di Candiolo Irccs. Attualmente si troverebbe ricoverato in terapia ad alta intensità di cura, che viene descritta dal “Corriere della Sera” come “una stanza con filtri a pressione positiva per contenere eventuali infezioni da agenti esterni”.



Le cellule sono state donate ad Alessandro Baricco dalla sorella Enrica, fondatrice di CasaOz, una onlus che sostiene le famiglie dei bambini che devono trascorrere lunghi periodi ricoverati negli ospedali torinesi. La donna aveva pubblicato il seguente post su Linkedin in risposta alla “rivelazione” del fratello: “Già. Eccoci qui. Io e te accomunati anche da questa avventura. Lotteremo. E lo sappiamo fare bene. Si dice, e nostro padre lo diceva spesso, che se nella vita succedono cose difficili, succede anche che ti arrivi la forza per affrontarle. E i primi a sorprenderci siamo noi. Concentriamoci su quella forza fratello! Avanti tutta!”.



ALESSANDRO BARICCO, TRAPIANTO CELLULE STAMINALI ESEGUITO: HA UNA LEUCEMIA MIELOMONICITICA CRONICA

Nel dare notizia dell’avvenuto trapianto di cellule staminali, rammentiamo che Alessandro Baricco aveva comunicato sul web che la terribile diagnosi gli era pervenuta all’incirca 150 giorni prima: “Ehm, c’è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente. Non è un granché, vi avverto”, aveva esordito l’autore, mettendo in guardia il suo pubblico.

“Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica. Ci sono rimasto male, ma nemmeno poi tanto, dai. Quando hai una malattia del genere la cosa migliore che puoi fare è sottoporti a un trapianto di cellule staminali del sangue, cosa che farò tra un paio di giorni (beh, non è così semplice, ci stiamo lavorando da mesi, è un lavoro di pazienza)”.