Alessandro Benetton sarà ospite del Chi Summer Tour di Cortina d’Ampezzo, l’evento più “in” dell’estate organizzato da Alfonso Signorini e incentrato sui temi del gossip e dell’attualità nostrana. Spazio anche allo sport, a partire da questa domenica, che vede “debuttare” (almeno per quanto riguarda manifestazioni del genere) anche due outsider come Sofia Goggia e – appunto – Benetton. Fervono già i preparativi per le Olimpiadi 2026, dall’imprenditore definite come il pretesto per dare ancora lustro al Bel Paese e alle sue ricchezze. Oltre a esportare atleti, infatti, siamo e dobbiamo essere capaci di importarli. E quale momento migliore, se non quello designato? Saranno circa 600 gli sportivi che la cittadina accoglierà, oltre a 120mila spettatori e 500 milioni di persone collegate in diretta da tutto il mondo. Focus soprattutto sui Campionati del Mondo di sci alpino, che com’è noto si terranno nel 2021. Mancano due anni, dunque, ma le strutture si  stanno già preparando.



Alessandro Benetton sullo stato dei lavori

“I lavori procedono spediti”, assicura Alessandro Benetton in un’intervista al Sole 24 ore, “È cominciato l’effetto palla di neve: un rinnovamento che può crescere via via grazie agli investimenti di istituzioni, enti e privati”. Tra le altre cose, Benetton è anche il presidente di Fondazione Cortina 2021. “Sono stati messi a posto i numeri della Fondazione, sono state sistemate impiantistica e infrastrutture sportive. E il territorio ha risposto bene: basti pensare che sono 18 gli hotel in ristrutturazione a Cortina. Questo è un gran risultato, vuol dire aver vinto le iniziali diffidenze. In questi due anni di lavoro abbiamo costruito una squadra forte in grado di portare avanti organizzazioni, eventi ed idee anche nel futuro”.



Alessandro Benetton commenta la situazione politica in Italia

Ancora prima del “sì” ufficiale alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, Alessandro Benetton si diceva fiducioso: “Il momento è favorevole perché mi sembra di capire che a Losanna per l’assegnazione delle Olimpiadi ci sarà anche una rappresentanza importante del governo. C’è la volontà di tutte le istituzioni e della politica di raggiungere l’obiettivo. D’altra parte il grande evento può fare la differenza a livello di marketing del Paese nei confronti del turismo internazionale e a livello concreto per le ricadute sul territorio”. Dopo la nota di merito, quella di demerito: “Siamo un Paese altamente complicato per questioni geografiche, culturali e burocratiche, ma siamo anche in grado di sfruttare al meglio certe occasioni per garantire un futuro per le prossime generazioni. Ad aprile ho incontrato il capo della delegazione esaminatrice del Cio Octavian Morariu, quando sono venuti a Cortina, e ho avuto la sensazione che sia rimasto molto ben impressionato dal progetto italiano”. Giusta impressione: alla fine, le Olimpiadi 2026 se l’è aggiudicate proprio l’Italia.

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