Chi è Alessandro Benetton, dalla famiglia alla tragedia del Ponte Morandi
Alessandro Benetton ospite della nuova puntata di Verissimo in occasione dell’uscita del suo libro dal titolo “La Traiettoria” in cui l’imprenditore ripercorre i suoi 58 anni di vita. Un libro – testamento in cui l’imprenditore ha parlato della sua famiglia, delle sue vittorie, ma anche dei suoi fallimenti come la tragedia del Ponte Morandi che ha causato la morte di 43 persone. Proprio parlando della tragedia del ponte Morandi ha dichiarato: “ho avuto l’occasione di dire che un dramma così peserà per sempre sulla nostra famiglia. Avremmo dovuto chiedere subito scusa anche se in realtà c’era solo un membro della famiglia all’interno di un consiglio di un’azienda in cui avevamo il 30%. L’unica cosa che posso fare con ancora più forza è esprimere per sempre la più sentita vicinanza a tutti quelli che hanno subito delle perdite o dei danni da quell’episodio”.
Non solo, nel libro parla anche dell’incontro con il campione Ayrton Senna di cui apprezzò l’approccio equilibrato alla vita: “sforzarsi di vedere la traiettoria lunga, quella che si è immaginato e descritto in partenza, anche di fronte al contesto che cambia, cercando appigli nella Storia, quella con la S maiuscola”.
Alessandro Benetton: ecco perchè ho scritto un libro
Alessandro Benetton, intervistato da Il Gazzettino, ha anche raccontato cosa l’ha spinto a scrivere un libro. Dopo una serie di “no” a proposte editoriali di vario tipo, l’imprenditore ha accettato questa nuova sfida consapevole che un libro è come un testamento scritto da lasciare ai posteri. ”
“Intorno al mio cinquantesimo compleanno, qualcosa è cambiato. E di risposte ne ho trovate due” – ha confessato l’imprenditore che ha accettato la proposta di scrivere un libro con un solo unico intento – “la scrittura è un disperato tentativo di preservare la memoria, che mi consente di non perdere pezzi durante il cammino. Questo è quello che troverete qui dentro: fallimenti e successi, sofferenze e gioie, sconfitte e vittorie. Tutte le esperienze e le persone che mi hanno insegnato qualche cosa e che spero possano insegnare qualche cosa anche a voi”.