Alessandro Borghese: “Un cuoco è un eterno bambino che gioca”
Alessandro Borghese si prepara a tornare dal 3 settembre con una nuova edizione di 4 ristoranti, show che ha rivoluzionato il modo concepire la ristorazione. Come riporta il Corriere della Sera, l’amato chef che è stato uno dei primi a sbarcare in tv ammette: “Voglio che i clienti diano i voti anche a me. E quindi anche io devo essere valutato, ci mancherebbe. Bisogna essere autoironici: mica siamo cardiochirurghi noi chef. La cucina è una cosa seria, ma un cuoco è un eterno bambino che gioca. ”
E ancora: “Ci sono in ogni nuova tappe delle emozioni meravigliose: ci divertiamo e cerchiamo anche di spingerci ogni volta un po’ più in là, mostrando anche un’Italia inconsueta. Inoltre per me è una fonte d’ispirazione continua: trovo nuove ricette, nuovi prodotti, nuovi fornitori“.
Alessandro Borghese: “Pagare il taglio del toast? Sembrano barzellette”
Borghese non ha mancato di dire la sua per quanto riguarda il fenomeno di questa estate, ovvero il “taglio del toast” che alcuni ristoratori hanno fatto addirittura fatto pagare ai clienti: “Sembrano barzellette, ma è black humor. Bisognerebbe puntare a far tornare i clienti, non a spennarli, se no si crea un danno d’immagine per tutti. Far pagare un euro in più la schiuma di un cappuccino è ridicolo, ma sono il primo ad uscire dalla cucina se a un tavolo di sei persone ne mangia una sola”.
Il noto, come riporta il Corriere della Sera, chef svela come in 4 ristorante si assicura che i ristoratori non barino: “Io faccio sempre, a tutti i ristoratori, grandi premesse, tra cui quella di non fare i furbi cambiando i prezzi perché poi la gente non torna. C’è chi lo ha fatto ma poi tanti di quei furbacchioni hanno dovuto chiudere”.