Alessandro Borghi e il cinema
Alessandro Borghi, ospite di Danza con me di Roberto Bolle, lo show riproposto in replica sabato 18 giugno 2022 in prima serata su Rai1. L’attore, attualmente al cinema con il film “Le otto montagne”, intervistato da Wired.it ha raccontato: “sono stato molto fortunato nella vita. Ho fatto film che mi hanno portato ad avere a che fare con degli esseri umani o con dei luoghi che in qualche modo mi hanno cambiato l’esistenza. Per il film siamo stati cinque mesi lì in montagna. Non è soltanto andare a recitare”. Non solo, l’attore tra i protagonisti della serie cult “Diavoli” ha aggiunto: “è stata un’esperienza incredibile. Per la prima stagione ho avuto tantissima paura, per la seconda ancora di più. Ho avuto la grande fortuna di avere come compagno di squadra Patrick Dempsey, che è un essere umano incredibile. Mi ha sostenuto in un sacco di momenti complicati della lavorazione”.
Un grande successo che vedrà presto Borghi torna sul set della serie ispirata ai libri di Guido Maria Brera con cui ha creato una casa di produzione: la Newness. “È un luogo, non necessariamente fisico, dove abbiamo deciso di accorpare quelli che secondo noi erano dei ragazzi e delle ragazze talentosi, soggettisti e sceneggiatori” – ha raccontato Borghi – “io non ho nessuno in famiglia che faceva questo lavoro, sono partito da zero. Non è semplice, perché in questo paese c’è un sistema che è incredibilmente sbagliato: l’accesso alla dimostrazione del talento è una cosa quasi impossibile. Bisogna conoscere qualcuno che conosca qualcun altro”.
Alessandro Borghi e la passione per Leonardo Di Caprio
La finalità della casa di produzione Newness è scovare nuovi talenti come ha raccontato Alessandro Borghi “scriviamo insieme delle cose, mettiamo sul tavolo delle idee. Quando poi le portiamo sulla scrivania di qualcuno, vi assicuro che visto che dietro ci siamo io e Guido le leggono”.
Poi parlando del cinema ha detto: “c’è un grande bisogno di tornare al cinema, per il sostentamento economico dell’industria che già era in una crisi profonda e a cui il Covid ha dato un’altra mazzata”. Infine l’attore ha rivelato le sue preferenze personali: “per capire cosa ci piace davvero dobbiamo passare per forza anche per quello che non ci piace. Sono innamorato di molti attori: sono un grande fan di Di Caprio, perché mi piace il cinema che fa e come lo fa. Mi piacciono i film scritti bene, dove si può imparare qualcosa anche da un punto di vista dialettico e di relazione con l’emotività. C’è ancora grandissima confusione tra la parola ‘pena’ è la parola ‘empatia’, che invece sono due cose estremamente diverse. Alcuni film adesso iniziano a esplorarla. Il cinema dev’essere comunicazione”.