L’ultima intervista di Alessandro Borghi ha divertito e stupito parecchio i fan, che hanno scoperto un suo lato inedito. Parole importanti che affrontano una tematica attuale e delicata, ma allo stesso tempo ironiche, quelle che l’attore ha usato per descrivere le sue preferenze. Sui social, i risultati della sua confessione frizzante, quella sui due vodka lemon: “A) Diventiamo amici. B) Beviamoci due vodka lemon. C) Limoniamo” scrive un fan sotto l’ultima foto che Alessandro Borghi ha pubblicato su Instagram. Non è l’unico pronto ad offrirgli da bere: “se vuoi prenderti due vodka lemon io sono qui”. Come loro, molti altri hanno risposto e si rendono disponibili. La foto sotto alla quale si possono leggere i commenti, ritrae un Alessandro Borghi particolarmente felice e la descrizione dell’immagine spiega il perché della sua espressione: “Questo sorriso è per voi, perché è merito vostro. Con il cuore“. Lo scatto arriva direttamente dal Giffoni Festival 2019, che lo vede come protagonista insieme a molti altri suoi colleghi. (Aggiornamento Paola Stigliano)



Alessandro Borghi e la passione per i vodka lemon: “poi ci baciamo”

Alessandro Borghi ha entusiasmato il giovane pubblico del 49° Giffoni Film Festival, ma non ha parlato solo del cinema e della sua carriera. L’attore ha sorpreso tutti quando, incalzato dal collega e amico Giacomo Ferrara, ha dichiarato con estrema spontaneità: «Forse mi piacciono pure i maschi. Non faccio nessuna fatica ad amare un mio amico». Borghi, che interpreta Aureliano Adami in Suburra-La serie, ha lanciato un messaggio importante ai giovani, che non devono sentirsi a disagio nell’esprimere la propria sessualità e nel viverla. «Il concetto di amore non l’ho mai messo su due piani diversi. Insomma, se mi bevo due vodka lemon, di solito ci baciamo», ha detto a sorpresa Alessandro Borghi. A sorpresa perché era un tema che non aveva mai affrontato prima. «Ma questo succede perché sono stato sempre libero». E quindi rivolgendosi alla giovane platea ha detto: «Sentitevi liberi nella vostra vita. Il più bel regalo che mi ha fatto il mio lavoro è di psicanalizzarmi. Non vi precludete mai la possibilità di avere a che fare con voi».



ALESSANDRO BORGHI E IL “FASCINO GAY”

Ma Alessandro Borghi non ha parlato solo di “fascino gay”. Ha affrontato anche quello che ritiene essere «un problema enorme» per i giovani, cioè i social network. «È il problema più grave della nostra generazione. Dovrebbe implodere in se stesso perché ha sviluppato delle cose brutte degli esseri umani». L’attore ha spiegato che Facebook è concepito in modo tale che si debba discutere di una cosa anche tre mesi dopo averla scritta. E poi «ha completamente eliminato quella cosa bellissima che era il contatto con le persone». Questo nel bene e nel male. «Se prima tu volevi dire a qualcuno che era un cretino, dovevi averci il coraggio per andarglielo a dire. Invece adesso da dietro la tastierina sono capaci tutti, sono diventati tutti supereroi». E questo aspetto della vicenda, spiega Alessandro Borghi, lo spaventa molto. «È una cosa che si è insinuata nelle nostre vite». L’attore precisa che non intende demonizzare i social, ma senza dubbi rappresenta un problema da affrontare.