Nella notte tra venerdì e sabato si era verificata una rissa tra cinque persone, a Milano in pieno centro (corso Garibaldi) nella quale un italiano di 25 anni era rimasto ferito da cinque coltellate. Quattro al torace, una all’inguine: era stato portato in ospedale e i soccorritori del 118 avevano chiamato i carabinieri, che hanno iniziato a indagare sull’accaduto ma, almeno inizialmente, non hanno trovato testimoni attendibili dal momento che, come aveva riportato il Corriere della Sera, lo stato di ubriachezza tra i presenti era particolarmente diffuso – si tratta di una zona con tanti locali, che anche in quell’occasione erano abbastanza affollati. Oggi però lo stesso quotidiano riporta la notizia di un arresto: si tratterebbe del figlio di Franco Caravita, storico appartenente agli ultras dell’Inter, che è stato condotto nel carcere di San Vittore in attesa delle disposizioni.
ARRESTATO FIGLIO DI ULTRAS INTER
L’identificazione è avvenuta grazie alle telecamere che, inquadrando buona parte della rissa, hanno permesso di rivelare l’identità di alcuni ultras nerazzurri; i testimoni avevano già parlato di personaggi appartenenti al tifo organizzato, così da quel particolare si è potuto risalire al ventunenne, già conosciuto alle forze dell’ordine. A quel punto è scattata la perquisizione presso l’abitazione in via Padova e una vettura a lui in uso: in casa è stato rinvenuto un coltello a serramanico che potrebbe essere stato usato durante la rissa, e che potrebbe aver inferto le ferite al giovane ricoverato in ospedale. Ora il figlio di Franco Caravita è accusato di tentato omicidio aggravato, lesioni personali aggravate e porto di oggetti atti a offendere. L’autorità giudiziaria dovrà ora decidere in merito alle indagini sulla rissa notturna di Milano, indagini che naturalmente stanno proseguendo.