Alessandro Cattelan torna al centro dell’attenzione mediatica per il debutto con Da vicino nessuno é normale, un progetto nuovo che tra gli effetti intanto lo ha reso del tutto afono. Tanto che il conduttore si é visto costretto a concedersi un periodo di relax, lontano dalle scene e in pausa da tutti gli impegni previsti in agenda. É un Alessandro Cattelan sincero il protagonista di un’intervista rilasciata al settimanale CHI, durante la quale non nasconde di aver profuso impegno ed energie, anche vocali, per il debutto del suo nuovo programma televisivo.



“‘Da vicino nessuno è normale’ mi ha fatto capire che ci sono le piccole grandi paure, ma anche le nevrosi. Nei miei programmi cerco sempre di rispondere a domande esistenziali alle quali non trovo risposta” ha spiegato il conduttore. Ma l’esordio in questo programma è stato così impegnativo per Cattelan da causargli anche dei problemi di voce. Tuttavia, nel corso dell’intervista, ha rassicurato tutti: “Ho cercato di preservare la mia voce con tanto cortisone, ma anche con strani rimedi tipo quelli della nonna”.



Alessandro Cattelan si racconta in toto, l’intervista rivela anche le manie…

Da vicino nessuno é normale ha un titolo evocativo come format, in particolare per Alessandro Cattelan: “È una frase che si dice fosse attribuita allo psichiatra Franco Basaglia, ma in realtà la figlia in un’intervista disse che non è così, è del cantautore brasiliano Caetano Velosofa sapere quindi l’intervistato spiegando la genesi del titolo sibillino-. Mi piace molto perché in fin dei conti rappresenta la verità, siamo tutti uguali, tutti con le stesse manie e paure. Lavorando a questo programma ho scoperto di avere anche io delle manie”.



E neanche al quesito sull’identità delle sue manie Alessandro Cattelan lesina delle dichiarazioni: “Ho un trauma legato alle
sneakers nere: non le indosso mai perché se camminando abbasso lo sguardo e vedo il nero, non li percepisco come i miei piedi“, fa sapere per la quota manie personali. E poi non riesco a rilassarmi quando vado a dormire senza accavallare le dita del piede con il quarto dito del piede, è strano lo so!».