Scoop del noto giornalista Alessandro Cecchi Paone: la metà delle calciatrici sono lesbiche. A spiegarlo senza troppi giri di parole è stato lo stesso conduttore televisivo, che parlando ai microfoni di Radio 24, durante il programma “La Zanzara”, ha detto: «Ci sono molte più donne lesbiche nel calcio femminile che gay in quello maschile. Da anni aspettiamo il coming out di un calciatore, ma dopo il Mondiale ci sarà il coming out di intere squadre femminili. In una squadra almeno la metà sono lesbiche e ovviamente non lo dico in senso negativo. Le ho sempre protette. Sono lesbiche perché c’è una componente maschile in alcune donne lesbiche che trova sbocco in ambiti che una volta erano solo maschili. E questo discorso vale anche per la Nazionale. Alcune le conosco». A quel punto Giuseppe Cruciani, il conduttore dello show radiofonico, domanda al suo interlocutore perché le calciatrici non lo dicono: «Perché in un mondo maschilista – la replica di Cecchi Paone – hanno un problema in più rispetto all’uomo gay. Hanno un doppio problema».



ALESSANDRO CECCHI PAONE “METÀ CALCIATRICI SONO LESBICHE”

Quindi l’ex conduttore de La Macchina del Tempo ha cercato di spiegare come funziona il mondo del calcio femminile: «Nel calcio femminile c’è una notevole rappresentanza e ci sono dei settori dove l’orientamento sessuale ha una sua importanza, un peso». Cecchi Paone si sente un po’ il padrino del calcio in rosa, e si è preso la sua dovuta rivincita visto il forte richiamo di pubblico della nazionale femminile in questi giorni: «Ora tutti zitti a chiedere scusa. Per anni ho sostenuto il calcio femminile e l’ho difeso dai dirigenti federali che lo hanno attaccato dicendo che il calcio non era per le donne, lo spogliatoio e queste cose qui…». Anche due geni come Leonardo e Michelangelo, stando alle informazioni del giornalista, erano omosessuali: «Leonardo da Vinci se non era gay non faceva quello che ha fatto. Aveva un tratto e una sensibilità, i modelli erano i suoi compagni o fidanzati. Leonardo è un genio universale, non italiano ed è fondamentale che sia gay. E Michelangelo se non fosse stato gay non avrebbe fatto in quel modo la Cappella Sistina o non faceva altre opere come le ha fatte…».

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