Alessandro Cecchi Paone e l’avvocato Carlo Taormina sono stati protagonisti di un duro faccia a faccia nella serata di domenica 20 febbraio 2022 a “Zona Bianca”, trasmissione di Rete 4 condotta da Giuseppe Brindisi. In particolare, il giornalista ha attaccato il legale che nel 2020 partecipò a una riunione alla quale erano presenti anche esponenti di spicco di Forza Nuova, quali Fiore e Castellino. “Non c’erano solo loro – ha evidenziato l’avvocato –, ma anche persone di estrazione universitaria, le quali hanno accettato un incontro per parlare di possibili riforme, tra l’altro non con riferimento a Forza Nuova, ma a un manifesto che stava nascendo e che si chiamava Italia Libera. Che ci fossero Fiore e Castellino è vero, ma altro non è che il segno di andare in altre direzioni anche da parte di altre persone che sono criticabili da un punto di vista politico”.



Cecchi Paone, a quel punto, ha tuonato: “Lei era con i capi del nazifascismo italiani! Io non c’ero e cerco di fare in modo di non andarci… Era un raggruppamento di cervelli nazifascisti, sono gli stessi che hanno guidato l’assalto alla Cgil! Quali cervelli liberi? Ma siamo scherzando?”. Frasi che non hanno fatto piacere a Taormina, il quale non ha esitato a replicare all’ex presentatore de “La Macchina del Tempo”.



CARLO TAORMINA REPLICA AD ALESSANDRO CECCHI PAONE: “ATTACCO INGIUSTIFICATO!”

A “Zona Bianca”, Carlo Taormina ha strigliato Alessandro Cecchi Paone: “Trovo ingiusti questi attacchi che mi vengono fatti da una persona come lui, che io stimo e apprezzo molto. Molti professori universitari erano seduti a quel tavolo! Da qualunque parte può venire un’idea seria e riformista che interessi la cittadinanza. È chiaro che non si possa pensare di basare la nascita di un movimento, di un partito, sulla pandemia e sull’effimero, ma è palese che i problemi delle nostre libertà ci fossero già ben prima del Covid. Quest’ultimo ha accentuato la situazione, ha fatto vedere quanto il nostro sistema dal punto di vista pratico mostri la corda sotto il profilo delle libertà. La vicenda del Green Pass o del Super Green Pass non riguarda una misura di carattere scientifico, ma è un provvedimento anticostituzionale”.

Su Fiore e Castellino, Taormina ha concluso dicendo che “mi meraviglia che siano ancora in galera dopo 4 mesi e mezzo, è un delitto di lesa maestà alla Cgil! Nessun accertamento è stato effettuato”.