Lutto nel mondo del cinema e dello spettacolo italiano: è morto, all’età di 68 anni, il regista Alessandro D’Alatri. Secondo quanto reso noto dai colleghi di Repubblica, è stato sconfitto dalla malattia. Una brutta perdita per la cultura italiana, che saluta il regista di “La Febbre” e “I bastardi di Pizzofalcone”. Una carriera iniziata come attore e proseguita come cineasta, tra l’affetto degli addetti ai lavori e del pubblico.



Nato a Roma, Alessandro D’Alatri muove i primi passi nel mondo del cinema alla fine degli anni Sessanta: nel 1969 recita nel film “Il ragazzo dagli occhi chiari” di Emilio Marsili, mentre un anno più tardi fa parte del cast de “Il giardino dei Finzi Contini”, uno dei film di Vittorio De Sica più amati e belli di sempre. Il passaggio alla regia arriva negli anni Ottanta, iniziando dagli spot pubblicitari: più di cento le pubblicità dirette, con numerosi riconoscimenti nel settore.



Addio al regista Alessandro D’Alatri

L’esordio in un lungometraggio per il grande schermo è datato 1991: con “Americano rosso” si aggiudica il David di Donatello e il Ciak d’Oro come miglior film di esordio. Due anni più tardi forse il suo film più bello, “Senza pelle”, pellicola con protagonista Kim Rossi Stuart presentata al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs. Come opera terza il documentario “Il prezzo dell’innocenza” sulla prostituzione infantile in Thailandia. Dopo aver fatto i conti con il naufragio del progetto di un film in lingua inglese, nel 1998 realizza “I giardini dell’Eden”, ancora protagonista Kim Rossi Stuart. Nel 2000 vince il Leone d’argento al festival della pubblicità di Cannes, per lo spot della posta prioritaria, mentre nel 2002 dirige Fabio Volo in “Casomai”, che ottiene un ottimo successo di critica e pubblico. Poi “La febbre” nel 2005, “Commediasexi” nel 2006, “Sul mare” nel 2010 e “The Startup” nel 2017. Negli ultimi anni è stato molto prolifico sul piccolo schermo: nel 2018 il film tv “In punta di piedi”, poi le serie “I bastardi di Pizzofalcone”, “Il commissario Ricciardi” e “Un professore”. Tanti i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa, a partire da Alessandro Gassmann: “È partito per un altro viaggio il mio amico regista, sceneggiatore, ma soprattutto essere umano dolce, generoso, pieno di talento, uomo di cultura. Grazie per l’opportunità di averti conosciuto. A chi lo amava un abbraccio”.

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