Nessun ritorno nel Movimento 5 Stelle all’orizzonte per Alessandro Di Battista. L’ex parlamentare pentastellato ha confermato che non farà parte del M5s fino a quando sarà a sostegno del governo guidato da Mario Draghi, tranchant il suo giudizio ai microfoni di In onda: «Mai mi sarei aspettato di vedere il M5s sostenere un governo monstre, un’accozzaglia, io lo chiamo assembramento».
Alessandro Di Battista s’è poi soffermato sul rapporto con Giuseppe Conte, neo presidente del Movimento: «Conte ambisce a condizionare il governo, è un’illusione? Secondo me sì. Io e lui ci scriviamo abbastanza regolarmente. Non gli scrivo ogni giorno di lasciare il governo, ma la butto là. Spero si renda conto che sarebbe l’opzione migliore anche per lui, non solo per il paese».
ALESSANDRO DI BATTISTA: “NON TORNO NEL M5S”
Accostato alla candidatura alle prossime elezioni suppletive a Roma, Alessandro Di Battista non ha usato troppi giri di parole: «Chi fa il nome? Il Giornale di Berlusconi? Conte sa perfettamente che fino a quando sostengono questa maggioranza io sto dall’altra parte della barricata: è inutile insistere affinchè io possa rientrare nel Movimento, non accadrà fino a quando sosterranno questo governo indecoroso».
Le elezioni amministrative sono alle porte e l’alleanza M5s-Pd ha registrato qualche frizione: Virginia Raggi correrà da sola a Roma, mentre a Napoli i giallorossi hanno individuato insieme il profilo di Manfredi. Alessandro Di Battista preferisce senza dubbi il primo schema: «Ricordo delle frasi della Madia e di Barca, ricordatevi come descrivevano il Partito Democratico romano. Questo non significano che all’interno del Pd non vi sia una parte sana».