Alessandro Di Battista contro Draghi e non solo nell’ultimo post pubblicato su Facebook. L’ex esponente del Movimento 5 Stelle è tornato a ribadire la sua contrarietà al governo guidato dall’ex presidente della Bce, definito «espressione dell’establishment, del liberismo più sfrenato e di Confindustria»: «Consulenti iper-liberisti e globalisti ingaggiati da Draghi, scostamenti di bilancio spariti (e anche questo, come, ricorderete, l’ho detto in ogni modo). Sudditanza agli USA ad un livello mai visto e sia chiaro, io non sono anti-americano ma spesso gli interessi di Washington non coincidono con quelli europei».
Alessandro Di Battista ha acceso i riflettori sulla crisi sociale, economica ed esistenziale in corso nel Paese, ma nel suo mirino finisce anche la stampa: «Giorni fa è morto un sindacalista mentre rivendicava i diritti dei lavoratori. Sembra esser tornati indietro nel tempo. Ci impongono una guerra fredda 2.0 per farci digerire una nuova corsa agli armamenti (d’altro canto si sono arricchite le case farmaceutiche, FB, Amazon, mica si possono lasciare indietro la Lockheed Martin o la Boeing). E in tutto ciò, come al solito, il peggior sistema mediatico dell’occidente fa il lavoro sporco».
“Il M5s nel governo Draghi è sempre più un film dell’errore”
Alessandro Di Battista ha poi citato il rapporto stilato dalla Guardia di Finanza sul 2020, elencando i 5,2 miliardi di euro di evasione fiscale accertata e i 1347 soggetti che hanno lucrato sull’emergenza coronavirus, numeri importanti per difendere il reddito di cittadinanza: «Ebbene su cosa si sono concentrati politici, opinionisti, commentatori e giornaloni? Sui 50 milioni di euro (milioni non miliardi) indebitamente percepiti da 5000 persone che hanno ricevuto il reddito di cittadinanza non avendone diritto. E’ come se in pieno scandalo banche, i giornali si fossero concentrati su chi ruba nei supermercati». Alessandro Di Battista ha poi riservato una frecciatina proprio al Movimento 5 Stelle: «Anche nel resto d’Europa ci sono, ahimè, truffatori che percepiscono sussidi ma nella maggior parte degli altri paesi non esiste una “Confindustria” così oscurantista e soprattutto non c’è una “Confindustria” al governo. Il Movimento nel governo Draghi è sempre più un film dell’errore!».