Non solo l’annuncio del voto contrario al governo Draghi su Rousseau, Alessandro Di Battista ha parlato anche del suo rapporto personale con Luigi Di Maio nel corso dell’intervista con Andrea Scanzi andata in onda in diretta Facebook. L?ex parlamentare pentastellato ha dichiarato: “Dopo qualche mese di distanza con Di Maio ci siamo chiariti. Abbiamo un bel rapporto personale, ma i rapporti personali io ce li ho anche con persone che non la pensano come me politicamente. Questa cosa mi fa molto piacere perché esiste anche altro rispetto alle posizioni politiche. Lui stesso mi dice: ‘Tu non hai vissuto determinate pagine che ho vissuto io dentro al governo’. Allo stesso modo io gli dico: “Ricordati che c’è un mondo fuori che ti giudica e giudica quello che il MoVimento 5 Stelle fa e determinate posizioni. Si è creato una sorta di cortocircuito quando ho deciso di non ricandidarmi: ma fu una scelta di vita che rivendico. Abbiamo preso posizione diverse in questi giorni ma non ci sono stati particolari litigi in queste ore a mezzo stampa“. (agg. di Dario D’Angelo)



DI BATTISTA: “VOTO NO AL GOVERNO DRAGHI SU ROUSSEAU”

Alessandro Di Battista non cambia idea su Mario Draghi e annuncia il suo voto negativo alla consultazione su Rousseau che avrà luogo nelle prossime ore e dovrà avallare o meno l’appoggio M5s al governo Draghi. Intervistato da Andrea Scanzi su Facebook, Di Battista ha dichiarato: “Se sono per il No? Non ho mai detto in vita mia durante una consultazione M5s votate in un certo modo: io domani voterò No perché non posso accettare un assembramento parlamentare piuttosto pericoloso. Vedremo quello che sarà questo governo: obiettivamente Mattarella ha fatto questa richiesta. Io ho una sensibilità rispetto al capitalismo finanziario, rispetto al conflitto di interesse tra istituzioni e banche voterò No. Pur rispettando una personalità autorevole, senz’altro perbene – perché non è mica Verdini eh! – uno si può senz’altro opporre. Io mi oppongo a Draghi in virtù delle scelte che ha preso in passato: ultimamente viene considerato un santo, un apostolo, con capacità di moltiplicare i pani e i pesci, ma io non dimentico cos’ha fatto politicamente quando ha fatto il direttore generale del Tesoro. Ipotesi astensione? La reputo ragionevole“.



DI BATTISTA, VIDEO INTERVISTA SCANZI FACEBOOK

Alle ore 18 sulla pagina Facebook di Alessandro Di Battista, Andrea Scanzi intervista il leader della corrente “movimentista” del M5s, tra i principali volti del Movimento da diversi mesi in rotta di collisione con la attuale reggenza (Crimi-Di Maio). Si tratta di una intervista importante dal momento in cui domani e giovedì la piattaforma degli iscritti grillini – Rousseau – ospiterà le votazioni sull’adesione o meno al Governo Draghi: Di Battista fin dall’incarico ricevuto dall’ex Governatore BCE si è espresso del tutto contrario alla scelta di Mattarella, invitando il suo partito a non appoggiare la nascita del Draghi-1.



Dopo un’iniziale convincimento di gran parte dei parlamentari, la svolta è giunta prima con Luigi Di Maio e poi veementemente con Beppe Grillo sceso fino a Roma per incontrare Draghi nelle consultazioni e ribadire l’appoggio del M5s, sostenuto anche dall’invito lanciato da Giuseppe Conte come nuovo “leader-uomo forte” del Movimento: a quel punto Di Battista si è trovato con voce “solitaria” tra i leader maggiori del partito, sostenuto però da buona parte della base grillina e di diversi parlamentari che non vedono di buon occhio l’adesione all’esecutivo assieme a Lega e Berlusconi. «Sia chiaro, non ho dubbi che il Professor Draghi sia una persona onesta, preparatissima ed autorevole. Questo non significa che lo si debba appoggiare per forza. Io contrasto Draghi non sul piano personale ma su quello politico. E, ripeto, non cambio idea. Oltretutto l’assembramento parlamentare che si sta delineando è l’antitesi della Politica», così scriveva solo ieri su Facebook l’ex parlamentare pentastellato

DRAGHI E IL NODO ROUSSEAU

Nella “ScanzIntervista” Alessandro Di Battista ribadirà il suo no netto al Governo Draghi e inviterà tutti gli iscritti M5s a votare no alla nascita dell’esecutivo sulla piattaforma Rousseau (domani e giovedì le votazioni). «Draghi non è cambiato, non si è convertito all’interesse generale, non ha preso coscienza delle perversioni del liberismo. D’altro canto un capitalista finanziario è per sempre. Semplicemente vuole fare il Presidente della Repubblica e per arrivare al Quirinale è disposto persino a guidare un governo di unità nazionale (Dio ce ne scampi) se gli venisse richiesto», così “Dibba” scriveva su Draghi il 31 agosto scorso, confermato ancora in queste ore «Si può rispettare un uomo anche facendo opposizione. Io la mia scelta l’ho presa, e vado fino in fondo».

Con lui anche gli ex Ministri M5s Toninelli e Barbara Lezzi che oggi alle agenzie ha fatto pervenire la richiesta ufficiale ai vertici M5s di inserire una novità nei quesiti sul voto al Governo Draghi: «Chiedo formalmente al capo politico che tra i quesiti previsti per domani e giovedì sul governo Draghi, sia compresa anche l’opzione dell’astensione. Ci consentirebbe piena libertà di valutare ogni provvedimento presentato in Parlamento e saremmo più forti di incidere sulle scelte del governo che dovrebbe, comunque, considerare che 1/3 dei parlamentari voterebbe solo leggi utili ai cittadini e respingerebbe le incursioni di Berlusconi, Renzi e Salvini», conclude la Lezzi. Il M5s è ‘spaccato’ e ora si attende la posizione di Di Battista, in diretta video Facebook dalle ore 18 sulle pagine social dello stesso ex parlamentare e del giornalista del Fatto Quotidiano.