Alessandro Di Battista, esponente del Movimento 5 Stelle, si è lasciato andare ad alcune considerazioni sul proprio profilo Facebook, nell’ottica di aiutare l’Italia a ripartire dopo la crisi economica generata dal lockdown. In riferimento ai dati Istat, secondo i quali in due mesi 400mila italiani hanno perso il proprio posto di lavoro e 746mila persone hanno smesso di cercare un’occupazione, il “DiBa” ha acceso i riflettori su un’altra tragedia: “Quella che vivono i lavoratori a nero, fantasmi veri e propri. Non è questo il momento di fare i perbenisti. Nessuno intende giustificare il lavoro nero, ma i lavoratori in nero esistono, sono persone e nei momenti drammatici lo Stato deve pensare anche a loro”. Per poi ribadire con forza: “A me degli screzi tra Meloni e Salvini, della mascherina tricolore di Salvini, del colore della giacca di Pappalardo, di Pappalardo, dei sondaggi, delle regole interne ai partiti, della bibbia di Trump non me ne frega una m*nchia! Dopo l’estate, soprattutto dopo l’estate, le condizioni socio-economiche per milioni di italiani saranno drammatiche (e meno male che è stato approvato il reddito di cittadinanza, fondamentale in questo momento)”.
ALESSANDRO DI BATTISTA: “STATO DIVENGA DATORE DI LAVORO”
Il ragionamento di Alessandro Di Battista è proseguito con il seguente virgolettato: “Molte persone (soprattutto giovani, ma non solo loro) non riusciranno a trovare occupazione nel lavoro stagionale. E, pensateci bene, nella situazione attuale, sarà più difficile persino trovare un lavoro come lavapiatti a Londra”. Per questo motivo, secondo il pentastellato, lo Stato italiano in questo momento di difficoltà deve trasformarsi in datore di lavoro, proponendo il servizio ambientale: si tratta, nello specifico, di “un programma statale rivolto a giovani disoccupati con un duplice obiettivo, ovvero ridurre la disoccupazione in un momento di drammatica recessione e, contestualmente realizzare, migliaia di interventi per la messa in sicurezza e pulizia del nostro territorio. Arriveranno tanti soldi nei prossimi mesi. Vanno investiti in settori produttivi (l’ambiente lo è) e vanno utilizzati per migliorare le condizioni di vita degli italiani in difficoltà, che sono molti di più di quel che possiamo immaginare”.