Dall’addio al Movimento Cinque Stelle alla possibile nascita di un nuovo partito, questo è tanto altro è stato discusso nell’intervista rilasciata da Alessandro Di Battista al The Post Internazionale-Tpi. L’ex M5s, che ha dato l’addio al gruppo creato da Beppe Grillo nel febbraio scorso, non si è detto pentito di aver lasciato il partito che ormai, con le decisioni prese e le alleanze strette, non lo rappresentava più: “Non mi sono pentito di essere uscito dal M5S, anzi. Nonostante molti mi chiedano di rientrare”.



In tanti chiedono a Di Battista anche la possibile nascita di un nuovo partito: “C’è chi vorrebbe che io costruissi un altro movimento politico. C’è la necessità di nuove battaglie e di costruire le fondamenta per qualcosa di concreto. Se poi dovessero essere solide, quelle fondamenta, allora potremo costruire qualcos’altro. Non escludo la nascita di un altro movimento. Davide Casaleggio dei miei? È un amico, lo stimo. Mi trovo in sintonia con lui sulla democrazia diretta. Ma è prematuro dire se sarà dei ‘miei'”.



Di Battista: “Io coerente, M5S ha tradito suoi elettori”

L’ex M5s Alessandro Di Battista non ha fatto sconti e non si è tirato indietro nel tirare qualche frecciatina all’ex partito: “Ho rifiutato molte volte esperienze di governo per ragioni di coerenza, quindi ora meno che mai. Oggi non vedo alcun alleato politico con cui ragionare su un’alleanza. Meglio isolati che in un indecoroso assembramento. Anche io credo che far parte del governo Draghi sia stato un tradimento da parte dei miei ex colleghi del Movimento”.

“I dirigenti del Movimento dovrebbero fare un recall per verificare se gli iscritti M5S, a distanza di mesi, siano ancora a favore del governo Draghi. Luigi Di Maio è sempre stato favorevole, tanto che non perde occasione per elogiare Draghi. Conte ha aperto a Draghi per la corsa al Quirinale? Stimare una persona non significa essere d’accordo con lui- ha concluso-. Non si può ancora dire se la cura Conte ha fatto bene al Movimento”.