Reduce dalla pubblicazione del suo ultimo libro, Alessandro Di Battista a tutto tondo nella lunga intervista a Dritto e rovescio. «Io credo nella piccola-media impresa, nello Stato, nella salute e nell’istruzione pubblica, nel principio di autodeterminazione dei popoli, nel disarmo, nell’Europa, non credo che l’Ue si possa affrancare dagli Usa fino a quando ci saranno militari americani nei nostri Paesi. Credo nell’ambiente, nella transizione ecologica e non credo che il ministro Cingolani creda nella transizione ecologica, sebbene sia stato nominato dal Movimento 5 Stelle», ha esordito l’ex parlamentare del M5S.
Alessandro Di Battista si è poi scagliato contro i politici di oggi: «Io sono innamorato dalla politica, penso che si possa fare dal Parlamento senza essere pagato dal denaro pubblico. Se facessi parte di un partito, sarei più imprigionato da quanto non sia adesso. Sono una persona che prende posizione quando nessun politico lo fa. I politici non mettono bocca sulle questioni dirimenti per paura di perdere consenso. Parlano di Maneskin, Fedez e Pio e Amedeo, io ritengo che in questo Paese ci sia bisogno di prendere posizione in un momento iper-conformista per il governo dell’assembramento».
ALESSANDRO DI BATTISTA: “SALVINI UNO GNOCCOLONE. DRAGHI…”
Dato l’addio al Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista non ha escluso un futuro da protagonista in Parlamento: «Non escludo l’ipotesi di mettermi a capo di qualcosa, non escludo nulla. Mi è capitato di rifiutare poltrone importanti, di essere andato per la mia strada senza scendere a compromesso e non escludo che questa possa essere la mia strada per il futuro». Alessandro Di Battista si è poi soffermato sull’ascesa di Giorgia Meloni: «Il successo della Meloni è ampiamente prevedibile, quando decise di restare fuori dal governo dell’assembramento pensai che avrebbe ottenuto dei consensi. La reputo una politica molto scaltra e intelligente, a differenza di Salvini che è grande, grosso e gnoccolone. Allo stesso tempo le muovo una critica legittima: io faccio opposizione a Draghi, lei fa una opposizione elettorale, che le conviene. Sul caso dell’abuso bulimico di voli di Stato da parte della Casellati, la Meloni non ha detto una parola. Qualora Fico avesse utilizzato tutti quei voli di Stato, la Meloni probabilmente si sarebbe incatenata nell’aula di presidenza di Montecitorio». Durissimo, invece, il giudizio di Alessandro Di Battista su Mario Draghi: «Draghi viene lodato come se fosse Gesù Cristo, ma in passato l’unica cosa che ha moltiplicato sono stati i titoli derivati, molti dei quali si stanno ancora pagando».
ALESSANDRO DI BATTISTA: “SOSTENGO CONVINTAMENTE LA RAGGI”
Alessandro Di Battista ha poi aggiunto: «Ho sempre guardato poco i sondaggi, l’Italia è diventato il Paese della sondaggiocrazia. Dimostrano il fatto che la narrazione agiografica di Draghi sia una str*nzata. Ritengo che la crisi sociale ed economica scoppierà drammaticamente dopo l’estate, che la narrazione del ritorno alla normalità non vada di pari passo con una normalità economica, soprattutto per la classe media. Oggi i piccoli imprenditori fanno parte dei nuovi poveri, durante la pandemia la forbice tra grandi e piccoli si è allargata. Molti amici hanno chiuso, i piccoli imprenditori si infilano nel tunnel dell’usura». In vista delle elezioni comunali nella Capitale, Alessandro Di Battista si è schierato nuovamente al fianco di Virginia Raggi: «Il problema principale di Roma è la questione dei rifiuti. Io sono dell’idea che il problema principale sia lo stoccaggio più che la raccolta. Di cinghiali ne incontro spesso, ma non li incontro solo a Roma. C’è un problema ambientale legato alla proliferazione dei cinghiali anche per l’assenza di animali predatori. In periferia la Raggi si è fatta vedere con tante opere, io sono ottimista: al netto di problematiche, a Roma gli appalti sono stati fatti in maniera pulita, si ha avuto il coraggio di dire no alle Olimpiadi, ha fatto 800 chilometri di strade, si è messa a combattere contro il crimine organizzato. Io la sostengo convintamente».