Dall’addio al Movimento 5 Stelle al ricordo di Gianroberto Casaleggio, Alessandro Di Battista a tutto tondo alla presentazione della quinta edizione di Sum. L’ex pasionario grillino ha trattato numerosi argomenti nel corso del suo intervento ed ha tenuto a mettere in risalto un dettaglio in particolare: la politica non è una professione, «dopo un po’ perdi in libertà e onestà intellettuale», onesta intellettuale che era «ciò che amava maggiormente Gianroberto».
Tornando sul suo addio al Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista ha precisato che non condivideva più alcune scelte dei vertici del M5s e per questo motivo ha deciso di farsi da parte: «Per me le idee contano di più di una appartenenza o della possibilità di fare carriera politica».
ALESSANDRO DI BATTISTA: “VORREI LEGGE SUL DOPPIO MANDATO”
Nelle ultime ore si è riacceso il dibattito in casa Movimento 5 Stelle sul doppio mandato e la posizione di Alessandro Di Battista è parecchio diversa rispetto a quella dei vertici grillini: «Il concetto della democrazia diretta e della lotta alla politica professionista è fondamentale: io sogno un Paese in cui vi sia per legge, per tutti quanti, l’impossibilità di essere eletti per più di due volte nelle istituzioni». Insomma, il doppio mandato non solo per il Movimento 5 Stelle ma per tutti i partiti politici. Alessandro Di Battista ha poi aggiunto nel corso del suo intervento: «Io ci sono stato e lo so come funziona il palazzo. Lo dico a tutte le persone che mi seguono: “Fidatevi di me su questa roba”. Se stai troppo tempo lì dentro poi inizi a pensare che la carriera politica sia più importante della possibilità di servire i cittadini che ti hanno permesso di stare lì dentro»