«Voterei Bersani presidente della Repubblica, molto meglio di Draghi»: così Alessandro Di Battista ai microfoni di Piazzapulita. In studio insieme al leader di Articolo 1, l’ex grillino ha spiegato: «Io ho sempre rispettato Bersani, gli riconosco una serie di battaglia ma gli imputo una serie di fallimenti politici, a partire dalla stagione delle privatizzazioni. Ci sono delle differenze tra di noi, ma è una persona per bene, che ho sempre stimato e che è stata tradita dal suo partito».



Alessandro Di Battista si è poi soffermato sulla crisi del Movimento 5 Stelle: «E’ innegabile che grazie al M5s questo Paese sia diventato più civile. Ho difeso il reddito di cittadinanza, il decreto dignità, i vitalizi… Si è parlato molto del video di Grillo, ma il Codice rosso è una conquista soprattutto del M5s». «Non mi riconosco più nel M5s», ha rimarcato l’ex parlamentare: «Ci sono delle sliding doors: nel Conte II diedi disponibilità a diventare ministro, ci pensai ma mi sono tirato indietro perché sarebbe entrata nel governo anche la Boschi».



ALESSANDRO DI BATTISTA: “GRILLO SI É SPESO PER L’ITALIA”

«Luigi (Di Maio, ndr) ha spinto affinchè io entrassi nel Conte III in maniera del tutto onesta e disinteressata, io ho apprezzato. Mi sono lasciato in ottimi rapporti con i miei ex colleghi, solo che ho delle idee politiche dissimili», ha aggiunto Alessandro Di Battista, che ha poi aggiunto a proposito dell’ingresso del M5s nell’esecutivo Draghi: «Grillo è stato decisivo nell’entrata nel governo Draghi, io ero scettico e questi mesi rafforzano il mio scetticismo. Io gli sono sempre grato ma questo non significa essere sempre d’accordo. Grillo era convinto della possibilità di portare a casa la Transizione ecologica, poi andato a Cingolani, che apre agli inceneritori e apre mini-siti nucleari». Alessandro Di Battista ha poi parlato del suo rapporto con Beppe Grillo: «Grillo è una delle persone più care della mia vita, si è speso per questo Paese. Non ha mai preso un euro dal M5s, non è entrato in politica per salvarsi dai suoi processi, ha perso denari e la sua tranquillità familiare. Gli italiani dovrebbero riconoscergli l’essersi donata al Paese in maniera del tutto disinteressata. Gianroberto Casaleggio idem, la sua azienda ha perso tanti clienti. Loro due hanno sviluppato uno splendido progetto politico».



ALESSANDRO DI BATTISTA: “CONFLITTO M5S-ROUSSEAU CREA DISAGIO”

«Io non ho problemi a prendere posizioni nette, ma qua non si tratta di schierarsi: ho un buon rapporto personale con entrambi. La soluzione è sedersi a un tavolo e risolvere il conflitto che crea disagio al Movimento 5 Stelle», le parole di Alessandro Di Battista sullo scontro tra M5s e Rousseau, tra Conte e Casaleggio. Poi una battuta sul caos legato al quesito proposto sulla piattaforma Rousseau per decidere sull’ingresso nel governo Draghi: «Manipolato da Rousseau? Io credo che i quesiti siano sempre stati scritti dai capi politici e non da Rousseau. Io rimasi indispettito dall’assenza della possibilità dell’astensione, richiesta da tantissimi iscritti. Ritenni che fosse giusto che vi fosse quell’opzione nel quesito. E quell’opzione credo che avrebbe vinto. Ma avevo già preso la mia decisione di lasciare il M5s perché non potevo tollerare che Lega e Italia Viva potessero fare parte del governo dell’assembramento – ha spiegato Alessandro Di Battista – Non ho mai visto una forza politica tradita due volte e tornare a governare con entrambi i picconatori: è masochismo, non politica».