Le stoccate al Movimento 5 Stelle e la “gufata” a Mario Draghi, Alessandro Di Battista senza freni ai microfoni de La Stampa. L’ex esponente grillino ha stroncato il corso targato Giuseppe Conte, già portato avanti dai precedenti vertici, etichettando i pentastellati come «tutti liberali e moderati». A suo avviso, infatti, i 5 Stelle sono tutti «omologati» ed è impossibile pensare a un suo ritorno nel prossimo futuro…
Alessandro Di Battista è tornato sul suo addio al Movimento, citando la contrarietà alla modifica della regola dei due mandati tra le più importanti criticità, mentre sul suo percorso politico non c’è molto da dire al momento: «Non so cosa farò. Gianroberto Casaleggio ci ha messo quattro anni per fondare il Movimento, io non ho fretta».
ALESSANDRO DI BATTISTA STRONCA DRAGHI
Alessandro Di Battista non ha poi risparmiato critiche a Mario Draghi, già bersaglio di attacchi nelle scorse settimane. Ai microfoni de La Stampa, l’ex parlamentare pentastellato ha commentato così l’ipotesi di un approdo al Colle dell’ex presidente della Bce: «Con un certo cinismo politico, mi piacerebbe che Draghi fosse candidato da tutti i leader di partito al Quirinale e poi trombato nel segreto dell’urna».
Un passaggio dell’intervista è dedicato anche al suo rapporto con Giuseppe Conte, tra i pochi “salvati” da Alessandro Di Battista. «Con me si è comportato con rispetto, lo ho apprezzato specie durante la pandemia», ha spiegato: «Però gliel’ho detto: finchè sostengono Draghi per me sono avversari. Poi vedremo…».