Continua ad essere un mistero la scomparsa di Alessandro e Stefano, i due giovani ventenni che da circa un paio di mesi hanno lasciato le rispettive abitazioni in Emilia Romagna, molto probabilmente per andare in una comunità. Oggi a Storie Italiane è stato infatti reso noto un commento ad un articolo di un quotidiano in cui si sottolineava appunto la presenza dei due giovani in una comunità, dove starebbero bene e non avrebbero bisogno della famiglia. “Il mio appello è sempre quello – le parole di Roberta, mamma di Alessandro – se puoi Alessandro trova la forza di scappare, di chiedere aiuto e di tornare dove stai bene, non dove sei adesso”.
“A quelli che hanno scritto questo post – ha aggiunto – volevo dire che siamo in una situazione atroce quindi qualsiasi aiuto concreto è importantissimo, ma se dobbiamo scrivere cose del genere dove vogliono insinuare sensi di colpa, evitate”. Natascia, la mamma di Stefano, aggiunge: “Quel mentore (forse Alessandro è stato ‘adescato’ da una figura maschile carismatica ndr – che tu hai trovato non è tuo padre, quel mentore non sta facendo il tuo bene, fidati più di te stesso”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ALESSANDRO E STEFANO, SCOMPARSI DA 2 MESI, “SONO IN COMUNITÀ, NON VOGLIONO TORNARE”
Possibile svolta nella scomparsa di Alessandro e Stefano, i due giovani spariti da circa due mesi dall’Emilia Romagna. Nelle ultime ore è emerso un post, così come comunicato a Storie Italiane da Barbara Ianucelli, avvocato della famiglia di Stefano, in cui di fatto viene sottolineato come i due ragazzi abbiano lasciato le proprie famiglie liberamente e senza alcuna manipolazione: “Genitori si interroghino – un passaggio del post – come mai i figli decidano di abbandonare il tetto famigliare per andare in altre comunità. Non vi è alcun reato di plagio, sono adulti e vaccinati, se ne sono andati via loro, non cercateli, stanno bene dove sono, non sono trattati male, hanno bisogno di ritrovarsi, lasciateli in pace, non hanno nessuna voglia di ritornare”. Ovviamente bisognerà capire se si tratterà di un millantatore oppure di una persona realmente informata dei fatti. “Questo post è arrivato anche a me domenica pomeriggio – le parole della mamma di Alessandro – è giunto su Facebook tramite Messenger, un ragazzo mi ha girato questo commento scritto sotto un articolo di un quotidiano. Io l’ho girato immediatamente alla squadra mobile. Questo post si commenta da solo, non voglio scendere in polemiche, chiunque l’abbia scritto se sa veramente qualcosa parli in maniera concreta non scrivendo queste cose, che non ci aiutano”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ALESSANDRO E STEFANO, SCOMPARSI DA 2 MESI: “REGIA DELLA LORO SPARIZIONE È LA STESSA”
Si torna a parlare della vicenda riguardante la scomparsa di Alessandro e Stefano a Storie Italiane. In collegamento le mamme dei due giovani spariti da un paio di mesi dall’Emilia Romagna, la signora Roberta, mamma di Alessandro, e Natascia, mamma invece di Stefano. La prima a prendere la parola è l’avvocato della famiglia di Stefano: “La nostra storia secondo noi è diversa rispetto a quella dell’altro ragazzo, la mamma è stata sentita in Procura ed è un buon segnale, inoltre abbiamo depositato del materiale molto interessante per quanto riguarda i contatti di Stefano, secondo noi lui era preparato alla partenza non minacciato, quindi storie diverse: dal nostro punto di vista ha lasciato l’abitazione deliberatamente, ma bisognerà capire se sia stata una decisione spontanea oppure indotta da un sistema in cui negli ultimi tempi aveva iniziato a far parte”. Così Roberta, la mamma di Alessandro: “Loro erano sicuramente insieme a Milano, non riusciamo però a sapere cosa sia successo dopo, non sappiamo se sono ancora assieme o divisi. Alessandro mi ha detto che si sentiva manipolato, inizialmente dava la colpa a noi, alla famiglia, poi ha detto che aveva paura ma non sono riuscita a farmi dire di chi”.
ALESSANDRO E STEFANO: “CREDO CHE LA REGIA SIA LA STESSA”
Riprende la parola Natascia: “Credo che la regia sia la stessa, ma i due ragazzi hanno ruoli differenti. La modalità di allontanamento è la stessa, telefoni tracciati vicino a casa e poi spariscono. E’ una modalità di scomparsa e non di suicidio. Anche il discorso dell’abbigliamento: lasciano a casa il giubbotto perchè non gli serve, forse gli daranno l’abbigliamento. Stefano lascia una lettera dicendo che non capiremo il suo gesto, lasciando intendere che potrebbe gettarsi nell’acqua, ma non è così. Le ambizioni dei due ragazzi portano verso i soldi, il successo, il riconoscimento personale. In internet si trova di tutto, proposte di lavoro incredibili, ed è lì che bisogna indagare. Nel 2019 ha condiviso tutto – ha aggiunto Natascia – poi quando gli ho detto che c’era qualcosa che non mi quadrava nelle sue attività di trading e commercio online, mi ha tagliato fuori. Credo quindi che queste persone si siano insediate dal 20192.