In un periodo storico così complicato, dove l’argomento e la preoccupazione principale continua ad essere il coronavirus, Alessandro Gassmann pone un altro quesito sicuramente allarmante. L’attore racconta di essersi recato al ristorante dove, chiaramente, gli è stata misurata la temperatura. La cosa particolare è che questa fosse molto al di sotto del normale, un’anomalia che non rispecchiava, tuttavia, la realtà. “Ieri al ristorante mi misurano giustamente la febbre… 34,2 praticamente morto, un ramarro.” ha scritto Gassmann in un tweet. Da qui l’attore si è allora posto il fatidico quesito: “Ma ‘ste macchinette sulla fronte funzionano sì? Andiamo tranquilli?” Le macchinette di cui parla Alessandro sono i termometri digitali, ormai usati da tutte le attività, commerciali e non, per questioni di sicurezza.



I termometri digitali e la polemica (ri)sollevata, stavolta da Gassmann

La denuncia social, anche un po’ sarcastica, di Alessandro Gassmann sui termometri digitali in effetti apre una parentesi sulla quale a lungo si potrebbe discutere. Non è la prima volta che la questione viene a galla: molti, infatti, si sono ultimamente lamentati della poca precisione di queste “pistole” che vengono puntate alla fronte per misurare la temperatura delle persone e dimostrare che non superi i 37,5, lasciando dunque pensare alla possibilità di contagio. Una questione sulla quale si dovrà discutere ancora al fine di giungere ad una soluzione che assicuri la sicurezza a tutti.



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