Alessandro Gassmann sarà ospite oggi de Le parole della settimana. L’attore, sempre impegnato nelle battaglie più importanti, proprio di recente ha documentato la terribile situazione dei rifiuti a Roma, divenuta sempre più grave e ingestibile. L’attore ha condiviso uno scatto tramite i social network ufficiali, scrivendo: “Io non ho idea di come questo sia possibile né tantomeno di quale possa essere la risoluzione rapida…”. Ha concluso: “Ma davvero una vergogna di dimensioni apocalittiche. AIUTO!!!”. Nel frattempo, recentemente ospite di Mara Venier a Domenica In, ha raccontato anche un aspetto inedito e privato della sua vita, parlando degli attacchi di panico. Alessandro ha raccontato di essere stato un ragazzo schivo e chiuso, che amava stare molto da solo e nella natura. Proprio per questo motivo si era anche iscritto ad agraria, poi è capitato il mestiere di attore anche se non ci credeva più di tanto perché voleva essere indipendente.



La carriera d’attore e papà Vittorio

Nonostante una carriera lunga e gloriosa, Alessandro Gassmann ha anche confidato di avere paura del palcoscenico. “Non tanto al cinema, ma al teatro perché faccio fatica a entrare in scena. Ho trovato la soluzione nel fare la regia. Per un attore che riesce ce ne sono diecimila che fanno la fame!”, poi ha parlato anche di papà Vittorio: “Mio padre mi ha obbligato a fare l’attore ed è stato quasi costretto da sua madre a farlo. Mia nonna era un’insegnante ebrea che lo iscrisse all’Accademia Silvio d’Amico a sua insaputa”. Alessandro ha esordito a 17 anni nel film autobiografico Di padre in figlio, scritto, diretto e interpretato con il padre Vittorio. Proprio durante l’intervista con Mara Venier, ha svelato di soffrire di attacchi di panico, anche se: “Con l’età sto migliorando”. Già in passato, l’attore romano aveva parlato dell’ansia, tra le pagine di Ok Salute menzionando il primo attacco di panico nel 2002: “Ero a letto, un libro in mano, all’improvviso l’ansia che sale, un sudore freddo, il cuore che batte forte, più forte, sempre più forte. Un attacco di panico. Paura che accada di nuovo. E accade. Anni di lotta, durissima lotta!”.



Alessandro Gassmann: “La mia lotta contro gli attacchi di panico”

Alessandro Gassmann, parlando degli attacchi di panico, ha confidato anche di avere scelto la terapia dal 2003. “Vedo il mio terapeuta una volta alla settimana, il neurologo che mi ha prescritto un trattamento, un nuovo ritrovato che incrementa la serotonina, al contrario degli ansiolitici non mi abbatte. Una pasticca la mattina di questo serotoninergico, punto. Sto proprio bene, era da tanto che non stavo così bene. Dal punto di vista analitico, il mio problema è stato definito disturbo d’ansia generalizzato. Dal punto di vista neurologico, ho sofferto di carenza di serotonina, quella che chiamano la molecola della felicità”, aveva precisato durante una intervista del 2014. L’attore, sotto questo aspetto, aveva poi concluso: “Ho dovuto farmi aiutare perché il disagio si era evoluto, era diventato troppo grande: attacchi di panico. Spiegarli non è facile. Ecco, è la stessa sensazione che provereste se entrasse nella stanza un animale feroce, all’improvviso. Vuole attaccarvi e voi non potete combatterlo. E allora monta la paura, il cuore esplode fuori dal petto, vi sembra di morire. Se ho deciso di raccontare la mia lotta con questo strano male, è perché spero che serva a qualcuno. Chi ne soffre pensa: “Oddio, sono matto”. La gente crede sia una malattia secondaria, magari un frutto dell’immaginazione. Invece no, ti sconvolge la vita. Ma vi assicuro è una cosa da cui si può guarire!”.

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