Dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano, Alessandro Giuli è stato scelto come nuovo ministro della Cultura: lo ha ufficializzato il Quirinale dopo l’incontro che c’è stato al Colle tra la premier Giorgia Meloni e il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Con lo stesso decreto con cui vengono accettate le dimissioni di Sangiuliano in riferimento al caso Boccia, viene nominato il successore, che è atteso alle 19 al Colle per il suo giuramento. Il noto giornalista, che ha sostenuto l’intero ciclo di esami di Studi filosofici alla Sapienza senza discutere la Tesi di Laurea, è entrato nel mondo del giornalismo partendo da alcune testate locali prima di passare al Foglio, dove è diventato professionista prima di essere nominato vicedirettore e condirettore.

Oltre a essere stato per alcuni mesi direttore di Tempi, Alessandro Giuli ha collaborato con Linkiesta, Il Tempo, Libero, Corriere dell’Umbria e la fondazione Med-Or creata da Leonardo SpA. Tra il 2019 e 2020 era ospite fisso del programma Patriae su Rai 2, mentre con Francesca Fagnani ha condotto Seconda linea sulla stessa rete, chiuso però dopo due puntate. Quindi, ha collaborato su Rai Radio1 e ha scritto alcuni libri, l’ultimo è di quest’anno, editore Rizzoli, “Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia contemporanea“.

CHI È ALESSANDRO GIULI, LA VITA PRIVATA E LE PASSIONI

Nominato successore di Gennaro Sangiuliano, da questi era stato scelto come presidente della Fondazione MAXXI nel novembre 2022, incarico che ha iniziato a ricoprire dal dicembre di quell’anno. Della sua vita privata, invece, si sa poco perché è stato sempre molto riservato, ma Libero riporta la passione per il buon vino e i sigari, oltre all’amore, coltivato sin da giovane, per letteratura e scrittura, insieme a un interesse profondo per cultura e conoscenza.

Alessandro Giuli è sposato con la collega giornalista Valeria Falcioni, che lavora a Sky nella redazione di Tg24 e da cui ha avuto due figli, è molto presente sui social, dove ha affrontato temi riguardanti la cultura e la politica. Ritenuto un “fedelissimo” della premier Giorgia Meloni, il sostituto di Sangiuliano era considerato tra i papabili per il ministero della Cultura già nel 2022, dopo la vittoria del centrodestra e il boom di Fratelli d’Italia alle elezioni, ma poi venne scalzato dal direttore del Tg2, di cui ora prende il posto.