Le indagini sulla morte di Alessandro Gozzoli, consulente del lavoro 40enne trovato senza vita legato al letto nella sua casa di Casinalbo di Formigine (Modena) procedono nel massimo riserbo per preservare una possibile svolta. In queste ore, però, secondo quanto riportato da La vita in diretta gli inquirenti – che sul punto non hanno dato alcuna conferma – avrebbero in mano il video di una telecamera di sorveglianza che mostrerebbe una persona allontanarsi dalla zona in cui la vittima viveva. L’orario delle sequenze sarebbe di particolare interesse investigativo, poiché lo spostamento del soggetto in questione, descritto come “un uomo biondo” nella ricostruzione fornita dalla trasmissione, sarebbe avvenuto a notte fonda, intorno alle 2, tra il 9 e il 10 marzo scorsi.
Quest’ultima è la data del ritrovamento del corpo di Alessandro Gozzoli: secondo gli elementi finora raccolti, il decesso sarebbe avvenuto nelle ore precedenti e comunque dopo le 19 del 9 marzo, orario in cui il giovane avrebbe avuto un ultimo contatto con un amico via sms. Non è ancora chiaro se la sparizione dell’auto della vittima – trovata dagli investigatori, in una località che non è stata resa nota, ore dopo la scoperta del cadavere – possa avere un legame con la possibile fuga di un assassino. Dall’abitazione di Alessandro Gozzoli mancherebbero alcuni oggetti, ma non si esclude che questo possa rientrare in un depistaggio con la messinscena di una rapina. Il filmato, indicato dal programma di Alberto Matano come attualmente al vaglio di chi indaga, contiene davvero elementi utili a tracciare l’identikit di un presunto assassino? La domanda è ancora senza risposta, in assenza di comunicazioni ufficiali degli inquirenti che mantengono il silenzio sulla delicatissima fase dell’inchiesta.
Possibile svolta nel giallo di Alessandro Gozzoli: video mostrerebbe “un uomo biondo allontanarsi a piedi”
L’uomo biondo che sarebbe stato immortalato da una telecamera di sorveglianza della zona, secondo quanto riportato da La vita in diretta, avrebbe lasciato la palazzina in cui Alessandro Gozzoli viveva, a Casinalbo di Formigine, a notte fonda. Stando alle indiscrezioni riferite dal programma di Alberto Matano, la persona non risultarebbe ancora identificata ma alcuni elementi potrebbero permettere agli inquirenti di chiudere il cerchio intorno al suo profilo. L’uomo in questione si sarebbe allontanato a piedi per poi raggiungere un’area vicina e infine dileguarsi. Non è chiaro se il soggetto possa essere l’assassino, ma l’orario impresso nel video, le 2 del 10 marzo scorso, desterebbe attenzione dal punto di vista investigativo.
La svolta potrebbe essere dietro l’angolo. L’ipotesi centrale sul tavolo della Procura sarebbe quella omicidio, ma al momento non è chiaro se l’orientamento dell’inchiesta sia su uno scenario volontario o preterintenzionale. L’abitazione di Alessandro Gozzoli non presenterebbe segni di effrazione. La sorella del 40enne chiede verità e giustizia, ma tiene a precisare di dover tutelare i genitori in questa delicatissima fase e chiede massimo rispetto per il momento dolorosissimo che la famiglia si trova ad affrontare. “Voglio soltanto sapere chi gli ha fatto del male” ha sottolineato la donna, nell’attesa che le indagini facciano il loro corso.