Ancora mistero sulla morte di Alessandro Gozzoli, il 41enne di Bologna trovato morto a letto, con le mani e i piedi legati nel suo appartamento a Casinalbo di Formigine, in provincia di Modena. Ancora ignota la causa del decesso: si attendono infatti i risultati dell’autopsia per capire cosa sia successo. Un vicino di casa, a Storie Italiane, ha rivelato: “Era un ragazzo tranquillissimo, molto educato. Lavorava molto, era sempre a lavoro. Prima non veniva neanche a mangiare a casa, poi ha preso un gatto e verso mezzogiorno e mezza veniva a dargli da mangiare. Faceva il consulente del lavoro”.



Il vicino ha proseguito: “Quel giorno mi sono ritrovato i carabinieri davanti al pianerottolo, poi ho visto ambulanze, carabinieri… E mi hanno chiesto un documento. Dei suoi conoscenti ho conosciuto solo un suo amico che era venuto 2-3 volte a trovarlo, l’ho visto ad un bar. Quel giorno mi ha detto che era successa una cosa terribile”.



La confessione dell’amica: “L’ho sentito poco prima”

Un’amica di Alessandro Gozzoli, a Storie Italiane, ha rivelato: “Ci siamo sentiti qualche ora prima che succedesse il tutto. Non riusciamo a capire cosa sia successo veramente. Era molto tranquillo, stava tornando a casa. È un bravissimo ragazzo, un gran lavoratore, sempre a disposizione di tutti, giocoso, simpatico. Era dedito al lavoro, aveva avuto questa promozione, più avanti avrebbe dovuto prendere questo studio di commercialista. Da lì a dire cosa faceva Alessandro, non lo so. Da novembre ad adesso siamo riusciti a recuperarlo solo per una cena”.

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