Alessandro Greco è intervenuto in qualità di ospite nel corso della trasmissione “Bella Ma’”, condotta su Rai Due da Pierluigi Diaco e andata in onda giovedì 13 ottobre 2022. Il conduttore televisivo e radiofonico si è raccontato a tutto tondo, partendo dalla sua famiglia d’origine: “Posso dire che il male l’ho incontrato sin dalla tenera età, a livello relazionale, in merito ad alcuni rapporti familiari non particolarmente positivi. La mancanza di un bene definito, chiaro, all’interno di questa relazione familiare, ha un po’ segnato la mia sensibilità. Ho poi trovato nella comunicazione, nella possibilità di intrattenere il pubblico, l’opportunità di sperimentare lo scambio d’amore. Il pubblico mi ha dato quell’affetto che in origine mi è un po’ mancato”.
Tuttavia, Alessandro Greco ha voluto precisare: “Non mi sono sentito meno amato, ma quella non buona qualità relazionale che io ho trovato non tanto fra i miei genitori, che ho la grazia ancora di avere, bensì fra i miei genitori e i miei fratelli, Lucia e Alfredo, mi ha fatto soffrire. Io credo di avere comunicato a tutti loro queste difficoltà che hanno caratterizzato la nostra famiglia, ma probabilmente quello che davvero sarebbe servito era un confronto, magari anche dialetticamente forte, che potesse in qualche modo spazzare tutte le problematiche. Vivevo in un contesto familiare dove sentivo che c’era sempre un grilletto tirato”.
ALESSANDRO GRECO: “RAFFAELLA CARRÀ? LE DEVO TUTTO”
Nel prosieguo dell’intervista, Alessandro Greco ha ricordato gli atti di bullismo subiti in passato, quando trovava soddisfazione nell’uso smodato del cibo: “Nella fase adolescenziale sicuramente sono stato oggetto di qualche angheria da parte di amici della mia età. A scuola, anche quando facevo le prime serate itineranti, avviate quando avevo 16-17 anni, mi chiamavano ‘mammut famoso’, per via delle mie dimensioni fisiche importanti”. Poi, a 25 anni, l’incontro con Raffaella Carrà, sua madrina televisiva: “Il fatto che io provi commozione nel ricordarla, scaturisce da un profondo affetto e senso di gratitudine nei suoi confronti. Non sarei qui oggi senza di lei. Credo che Raffaella abbia visto la mia sensibilità e che abbia colto sin dalle prime volte in cui sono stato provinato il fatto che, con i miei limiti, i miei difetti, le mie cattive inclinazioni, sono però una brava persona”.
Poi, un aneddoto speciale: “Quando nel 1998 nacque Lorenzo, il mio secondogenito, Raffaella Carrà volle subito conoscerlo, incontrarlo, abbracciarlo. Lo prese con un’amorevolezza incredibile e chiese a me e a mia moglie Beatrice se potesse cambiarlo”. Per quanto riguarda la Fede nel Signore, Alessandro Greco ha sottolineato che “frequentare Dio significa smussare i propri angoli caratteriali, percorrendo una strada all’insegna della verità e della coerenza. San Francesco diceva di testimoniare il vangelo, se necessario anche utilizzando le parole“.