Alessandro Haber costretto su una sedia a rotelle: “Operazione andata male e…”

Alessandro Haber sta vivendo un momento difficile. L’attore ha subito un intervento che però l’ha costretto a stare su una sedia a rotelle. Al quotidiano Libero, l’attore ha spiegato che alcuni problemi di salute si sono aggravati anche dopo un’operazione: “Sto facendo terapie per una operazione che non è andata bene”. Alessandro Haber non ha smesso però di andare in teatro e di recitare anche se in questo momento della sua vita si sente particolarmente fragile: “Ho uno stato d’animo decisamente fragile in questo momento. Da otto mesi vivo su una sedia a rotelle. Sto facendo delle terapie per un’operazione andata non bene, poi ne ho fatta un’altra. Sto provando a riprendermi. Fatto sta che guardo il mondo a mezza altezza. Lavoro, faccio delle prove in teatro, vado ai concerti però non sono autonomo. Mi avete trovato, insomma, in un momento in cui la riflessione e lo struggimento sono particolarmente forti”, ha raccontato.



Alessandro Haber non è più autonomo e anche durante la presentazione del film L’Ombra di Caravaggio alla Festa del Cinema di Roma è stato sorretto da alcuni per le foto ufficiali sul red carpet. L’attore nella sua carriera vanta numerosi riconoscimenti, dal David di Donatello 1994 come miglior attore protagonista per Per amore, solo per amore di Giovanni Veronesi ai vari Nastri d’argento, da quello ottenuto per Willy Signori e vengo da lontano a quello per Le rose del deserto e La sconosciuta a La vera vita di Antonio H.

Alessandro Haber e la situazione politica: “Sono un uomo di sinistra e…”

Alessandro Haber ha poi commentato la situazione politica di oggi. L’attore ha rivelato di essere rimasto ancorato alla figura di Berlinguer e di non notare nel panorama politico persone carismatiche che possano dare una svolta alla situazione del nostro paese. Nell’intervista a Libero, l’attore ha rivelato: “Sono un uomo di sinistra anche se ormai è tutto apparigliato. Non c’è una persona che abbia carisma, forza, capacità di convincimento. Spero che le persone che ci governano abbiano un senso umano, etico, costruttivo nei riguardi degli altri, degli ultimi. La politica dovrebbe essere seria. Che ti guida, ti protegge, ti aiuta. Io sono rimasto a Berlinguer ma c’era probabilmente anche un altro modo di vivere, di gestire la quotidianità. Oggi è tutto facile. Non c’è più la ricerca. Una volta la vita era più artigianale”. L’attore sta vivendo un momento difficile ma nonostante tutto sta cercando di tenersi allenato nella recitazione senza perdere la tenacia e la determinazione.

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