Alessandro Haber è uno dei protagonisti di “Maledetti Amici Miei”, lo show trasmesso in prima serrata su Rai2 e co-condotto con gli amici e colleghi Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi. L’attore commenta l’esibizione di ballo di Margherita Buy e rivela: “da ragazzo mi sarebbe piaciuto ballare” ma ad interromperlo è Veronesi che domanda “come mai ti chiamano tutti Haber”. Allora Alessandro si lascia andare ad uno dei suoi monologhi rivelando: “perchè forse non ce l’ho un nome. Tutti mi chiamano Haber: da mia madre a mia moglie fino a mia figlia che da piccola mi chiamava col codice fiscale. Sono un uomo senza nome, sono una razza, sono una bestia, sono un animale, se una cosa mi piace molto lecco il piatto, sono irascibile, disturbo la quiete pubblica, ma non faccio parole crociate. Pensa mio padre da ragazzo mi portava sempre allo zoo, mi commuovevano gli animali, stavo delle ore davanti alle loro gabbie, ma dopo un pò entravo in trans e facevo quello che facevano loro. La passione per il mio lavoro, questo è Haber”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)

Dai baci alla Bellucci ai “pom*ini” della madre

Settima e ultima puntata di Maledetti amici miei in onda questa sera: e allora ecco che non può mancare un approfondimento dedicato a colui che si è rivelato una vera e propria colonna portante del programma: Alessandro Haber. L’attore, durante questa esperienza ha dato vita ad alcuni degli sketch più caratterizzanti dello show realizzato in compagnia degli amici di una vita, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi. Iconico il momento del bacio con un sex symbol come Monica Bellucci. Il trasporto mostrato sul palco è costato a Haber anche delle critiche, ma intervistato da Libero ha spiegato il suo punto di vista: “Non c’era niente di vero, era solo una battuta. In generale quando baci non provi piacere. È come quando passa una donna e le tocchi il culo: non provi mica piacere. A maggior ragione se quel bacio è solo un gioco, il tuo lavoro fatto con ironia. Anche quando fai una scena di sesso in un film non senti un caz*o. La verità è che noi attori cerchiamo di dare verità a qualcosa che non esiste”.

ALESSANDRO HABER, LA FINTA MORTE A MALEDETTI AMICI MIEI

Haber è stato anche il protagonista di una scelta molto controversa da parte di Rai Due e “Maledetti amici miei”: quella di inscenare la morte dell’attore con un tweet che a posteriori ha scaturito molte polemiche tra pubblico e addetti ai lavori. Questo il cinguettio “incriminato” pubblicato dall’account del secondo canale: “Ultima ora: è morto Alessandro Haber. L’attore si spegne all’età di 72 anni negli studi Voxson di Roma durante la puntata di Maledetti Amici Miei”. Il tweet, pubblicato mentre in tv andava in onda la finta morte dell’attore, è stato bollato come uno scherzo di pessimo gusto da parte degli utenti che non stavano seguendo il programma e per questo motivo, nel leggere il tweet di Rai Due, hanno iniziato a cercare notizie sull’attore. Per alcuni si trattò semplicemente di un escamotage finalizzato ad attirare attenzione sul programma. Fosse vero si potrebbe dire che il tentativo non è andato a buon fine, visto che la puntata in questione ottenne uno share del 3,6%.

ALESSANDRO HABER, I “POM*INI” DELLA MADRE

Un altro momento “cult” dell’esperienza di Haber a Maledetti amici miei è senza dubbio quello in cui l’attore ha raccontato di aver chiesto un giorno alla mamma se avesse mai fatto “pom*ini a papà”. Sul tetto dello stabile di Rai Due, l’attore si rese protagonista di un monologo molto intenso. Molti pensarono ad un racconto di fantasia, ma intervistato da Il Fatto Quotidiano Magazine, Haber precisò: “In tutto quello che racconto c’ è qualcosa di romanzato, ma almeno la metà è vera. E quella volta a mia mamma domandai davvero: ‘Ma tu e papà le fate…quelle cosette lì?’. Lei era di origine contadina, ma sapeva come ero fatto, senza peli sulla lingua, e sapeva come gestirmi. ‘Ma cosa dici, Sandrino!’, mi fece. Conosceva il mio carattere e, agli inizi della carriera, quando mi vedeva insofferente perché non lavoravo molto, mi invitava spesso a cambiare mestiere: ‘Non so se sei bravo’, faceva”. E stasera come chiuderà Alessandro Haber? Ci regalerà un altro monologo dei suoi?