Il film Alexander, trasmesso ieri sera da Iris, ri-attualizza la questione dell’omosessualità di Alessandro Magno, il protagonista della stessa pellicola di Oliver Stone. Il grande condottiero, interpretato nel film da Colin Farrell, era gay o meno? In Alexander il protagonista viene rappresentato dichiaratamente bisessuale, quindi attratto sia da uomini che da donne, e prova ne è il suo interesse nei confronti dell’amico Efestione (interpretato da Jared Leto), verso cui prova dei sentimenti contrastanti.
Secondo il sito dell’Internet Movie Data Base, come riferisce in queste ore IlGiornale.it, Alexander bisessuale scatenò la reazione di alcuni avvocati greci, che annunciarono all’epoca dell’uscita (era il 2004), di voler boicottare il film, minacciando anche un’azione legale nei confronti di Oliver Stone. Stando a quanto aggiunge il tabloid britannico, The Guardian, i legali ellenici di cui sopra mandarono una nota alla Warner Bros, annunciando che si sarebbe passati alle vie legali se non si sottolineava il fatto che Alexander fosse stato rappresentato in maniera fantasiosa, lontana quindi dalla realtà.
ALESSANDRO MAGNO ERA GAY? GLI AVVOCATI GRECI ALLA FINE SI ARRESER
Oliver Stone ha dato vita ad un Alessandro Magno bisessuale e apertamente attratto verso i ragazzi, ma secondo gli avvocati greci la realtà era ben diversa. Yannis Varnakos, leader del movimento, disse all’epoca: “Non stiamo dicendo di essere contro i gay. Ma stiamo dicendo che la casa di produzione dovrebbe rendere chiaro che il film è un’opera puramente di fantasia e non rappresenta una reale rappresentazione della vita di Alessandro Magno”. Alla dichiarazione venne poi allegata una nota aggiuntiva in cui si chiedeva che nei titoli d’apertura venisse chiaramente spiegato che l’Alexander di Oliver Stone fosse un’opera di fantasia sulla vita dello stesso imperatore macedone. Varnakos aggiunse: “Non abbiamo visto il film, ma da quello che sappiamo sono stati fatti dei riferimenti all’omosessualità di Alessandro Magno e sono inappropriati. In nessun documento o archivio ci sono riferimenti all’omosessualità dell’imperatore. O mettono in chiaro che è un’opera di fantasia o procederemo”. Il caso poi decadde alla luce del fatto che non emersero elementi validi per procedere con le azioni legali, e Alexander fu un successo in Grecia. Come dire, “anche se se ne parla male, basta che se ne parli…”.