Uno dei momenti più attesi della finale di Tu sì que vales 2020 è finalmente giunto: sul palco torna lui, il piccolo ma gigante Alessandro Baviera. Stiamo parlando del bambino batterista con la passione per la musica rock che, prima di salire sul palco ha rilasciato anche qualche dichiarazione a favor di telecamera: “Sono prontissimo e carico, non vedo l’ora di far vedere a tutti i giudici!” In effetti l’esibizione è eccezionale: questa volta Alessandro è accompagnato dal suo papà alla chitarra e incanta tutti i giudici. Estasiato soprattutto Rudy Zerbi che gli chiede di regalargli le sue bacchette, scambio che il piccolo Alessandro accetta. Riuscirà a conquistare uno dei primissimi posti? (Aggiornamento di Anna Montesano)



ALESSANDRO MASSIMO BAVIERA IN FINALE

Ogni anno Tu si que vales regala sorprese ai suoi spettatori e anche l’edizione 2020, che si concluderà nella serata di oggi, sabato 28 novembre, non è stata da meno. Si prenda come esempio il “caso” di Alessandro Massimo Baviera. Un batterista fenomenale, che ha interpretato con disinvoltura a dir poco straordinaria un brano dai ritmi forsennati come “Toxicity” dei System of a Down, mandando in visibilio il pubblico presente in studio, i quattro giurati, i conduttori e persino Sabrina Ferilli, letteralmente estasiata di fronte a un simile concentrato di bravura. Segni particolari del concorrente? Ha solo 5 anni. Un autentico enfant prodige, il cui talento sta spopolando letteralmente sul web, dove i filmati delle sue esibizioni sono cliccatissimi e lasciano puntualmente a bocca aperta chi li osserva per la prima volta. D’altro canto, non capita tutti i giorni di imbattersi in un bambino che abbia una simile padronanza di bacchette e piatti e che sia appassionato di heavy metal…



ALESSANDRO MASSIMO BAVIERA: UNA PASSIONE EREDITATA DAL PAPÀ

Alessandro Massimo Baviera è originario di Siracusa e ha raccontato con grande naturalezza e spontaneità a Rudy Zerbi, Maria De Filippi, Teo Mammuccari e Gerry Scotti di essere autodidatta, anche se “un pochino mi ha aiutato papà, che però suona la chitarra”. Per poi aggiungere: “Tanto tempo fa aveva un gruppo e suonava le canzoni degli Iron Maiden, ma ormai il suo gruppo lo ha lasciato per stare un poco con me. Parole che fanno trapelare tutta la tenerezza di questo talento della batteria, per cui Gerry Scotti stravede letteralmente, tanto da averlo definito “un talento puro, un Beethoven, un Mozart”, lanciandosi in paragoni illustri che non paiono essere poi così tanto azzardati, rapportati alla qualità della performance offerta dal piccolo Alessandro Massimo, che, al termine della sua esibizione, ha fatto il gesto delle corna con pollice, indice e medio alzati, spiegando anche che quest’ultimo non ha nulla a che vedere con la musica rock o metal. Il biondino siracusano ha ottenuto quattro sì dai giudici e il 99% dei consensi da parte degli spettatori, riuscendo successivamente a qualificarsi per la finalissima odierna, nella quale, ne siamo sicuri, farà ancora una volta emozionare l’Italia intera.



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