COME STA ALESSANDRO MELUZZI DOPO LA GRAVE ISCHEMIA DELLO SCORSO DICEMBRE

Lo psichiatra Alessandro Meluzzi è in miglioramento dopo la grave ischemia cerebrale che lo ha colpito lo scorso dicembre mentre si trovava nel suo studio a Cesena: ad annunciarlo la figlia Maria Araceli Meluzzi con una story su Instagram per il giorno di Pasqua. «Continuiamo a pregare con Fede, il mio Babbo è in miglioramento nel lungo cammino di cui solo Dio conosce cosa stiamo vivendo in ogni passo».

Resta il riserbo giusto e comprensibile per le condizioni di salute dello psichiatra, politico e arcivescovo della Chiesa ortodossa italiana autocefala, nonché convinto no-vax: il 3 dicembre 2023 Alessandro Meluzzi venne colpito da una grave ischemia che costrinse all’intervento urgente nell’ospedale Bufalini di Cesena: dopo un tormentato passato politico tra diversi partiti (prima comunista, poi craxiano, poi Forza Italia e infine Udeur), nel 2017 ha fondato un movimento anti-islamizzazione mentre appena nell’ottobre 2023 ha dato vita a “Libertade”, un partito «per la riaffermazione dei diritti costituzionali e della democrazia». Dal ricovero di dicembre però l’attività lavorativa è stata del tutto bloccata per l’intervento e la lunga fase di riabilitazione che ancora probabilmente lo aspetta.

IL POST DI ARACELI MELUZZI: “IL MIO BABBO IN MIGLIORAMENTO, SOLO DIO SA COSA STIAMO VIVENDO

Per la festa di Pasqua, sul profilo Facebook di Alessandro Meluzzi viene riportato il video messaggio di auguri dello scorso anno, a dimostrazione che ancora non vi sono le condizioni di salute adatte per ricomparire in video: «Oggi è il giorno del Mistero della Croce e della Vita che non muore e non morirà mai. Amare vuol dire, come dico alla mia amatissima moglie Maria: “Tu per me non morirai mai”».

Sul suo profilo Instagram la figlia di Meluzzi, Maria Araceli, ha poi informato sul progredire del miglioramento dopo l’intervento ma soprattutto ha rivolto le preghiere continue a quel Dio Risorto celebrato dai cristiani in questi giorni: «continuiamo a pregare per il mio Babbo e per tutte le persone che in questo momento sono nella prova, abbracciando questa Croce con Fede». La figlia di Meluzzi spiega di come il padre continua anche in queste settimane a ricordarle che «il Signore non ci dà croci più pesanti di quelle che possiamo portare». Araceli chiede una semplice Preghiera in costante rispetto del “Sacri-ficio”, ovvero di «fare il Sacro, di cui l’unico senso di un Silenzio che è Santo». Riponendo la speranza «tutta nelle mani del Risorto» in questa Santa Pasqua di Resurrezione, la figlia di Meluzzi si affida a Gesù «che ci protegga e con noi rimanga sempre».