Alessandro Meluzzi si scaglia contro il Vaticano. Lo psicoterapeutica, ospite fisso di Quarto Grado, in un tweet ha stigmatizzato la presa di posizione della Congregazione della Dottrina della Fede in merito ai vaccini anti Covid. Il 17 dicembre scorso, infatti, la Curia Romana aveva spiegato che anche se per i vaccini in questione gli scienziati «hanno usato linee cellulari da feti abortiti», li ritengono comunque «moralmente accettabili» solo nel caso in cui non vi siano altre soluzioni. Per questo Meluzzi ora arriva a parlare di «abominio della Chiesa di Roma».



Nel tweet pubblicato ha tuonato: «Tra poco l’approvazione dopo gli aborti dei trapianti di organi sottratti ai cadaveri di condannati a morte come in Cina! Santa Maria Madre di Dio proteggi da Satana la Chiesa del tuo Divino Figlio Gesù!». Una presa di posizione dura, che però ha raccolto centinaia di like, a conferma che Alessandro Meluzzi non è l’unico sgomento per la presa di posizione del Vaticano. E infatti il dibattito sulla vicenda è poi cresciuto sui social a partire da questo tweet.



ALESSANDRO MELUZZI CONTRO VATICANO E MEDIA

L’apertura del Vaticano sui vaccini che usano linee cellulari da feti abortiti nel corso del processo di ricerca e produzione è storica, ma divide. Infatti, Alessandro Meluzzi, nel cui mirino c’è spesso Papa Francesco, ha pubblicato un tweet “incendiario”. Ma non è l’unica vicenda in cui è entrato. In un’intervista a K metro 0 si è lasciato andare ad affermazioni più pesanti sul Covid e il “clima mediatico” italiano. «Più volte e in molte sedi ho detto quello che pensavo. Secondo me c’è una regia planetaria dietro questa finta pandemia, che chiamerei piuttosto info-pandemia. Attraverso la paura del contagio tale regia ha voluto mettere le catene agli esseri umani che hanno perso quasi ogni libertà». Per Meluzzi i media sono stati gli strumenti per conquistare questo risultato. «E gli italiani si sono rivelati ubbidienti, rispettando tutte le regole. D’altra parte, chi si è opposto ha subìto TSO o è stato tacciato di negazionismo». Altre dichiarazioni destinate a far discutere.

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