A Storie Italiane il drammatico caso di Alessandro Moneti, imprenditore agricolo di 25 anni che è sotto sfratto nonostante la sua grave disabilità. Oggi sarebbe stato il giorno decisivo e a riguardo Giuseppe, il papà di Alessandro, ha raccontato: “Venerdì sera ci hanno mandato un’email dove ci dicevano che stamane sarebbe venuto il custode a notificare l’esecuzione dello sfratto e se non avviene stamane arriverà mercoledì prossimo con le forze dell’ordine. L’email ci è arrivata Venerdì Santo con gli auguri di Pasqua, proprio in pieno spirito pasquale. La signora che ci deve dare una casa è andata in difficoltà, aveva varie possibilità dove doveva andare ad abitare e le è sfumato il tutto”.



“Abbiamo il contratto firmato e lei ci ha detto che per il 15 maggio ci lascia iniziare i lavori”. Se dovesse arrivare il custode: “Noi non abbiamo dove andare – ha proseguito il papà di Alessandro Moneti – il Comune ci ha ribadito che non ha posti liberi. Avevamo detto sì ad un albergo e ad un residence, ma poi c’è il problema della mobilia, visto che la casa dobbiamo liberarla e in più non c’è neanche posto in albergo come ci hanno detto gli assistenti social. Siamo in questa situazione di empasse”.



ALESSANDRO MONETI, DISABILE SFRATTATO, ELEONORA DANIELE: “SENZA PAROLE”

Eleonora Daniele ha commentato così la vicenda del disabile sfrattato: “Siamo senza parole, pensavamo si fosse trovata una soluzione. Considerate che è pieno di abusivi che occupano le case e non li mandano via e noi dobbiamo ascoltare queste storie. Poi a Pasqua gli mandiamo le belle email…”.

Il padre di Alessandro Moneti ha ripreso la parola: “Sarebbe il quinto tentativo di sfratto che ci fanno. Noi abbiamo un contratto firmato e registrato con questa signora per entrare in casa il primo di giugno ma lei ci dovrebbe permettere di iniziare i lavori al 15 maggio, non prima. Non sappiamo dove andare per quella data. Per il momento siamo dentro casa perchè le forze dell’ordine non sono ancora intervenute, se no saremmo in mezzo ad una strada”. Alessandro Moneti ha aggiunto, raccontando un po’ la loro storia: “Per non sfrattarci la proprietaria di casa ci ha chiesto 7.500 euro per le spese pregresse. Noi avevamo dei problemi economici con la ditta, abbiamo dovuto mettere delle firme di garanzia in cui è rientrata la nostra casa. Poi a marzo 2014 è accaduto l’incidente di Alessandro, ho dovuto abbandonare l’azienda”. Alessandro Moneti e il papà chiedono semplicemente un po’ di tempo in più in attesa che possano trasferirsi nell’abitazione fornita dalla signora di cui sopra.